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L'AlbinoLeffe si racconta | Quella prima volta con il Napoli

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Tifosi blucelesti allacciate le cinture perché si parte per un altro viaggio a ritroso tra i ricordi. Quest’oggi la macchina del tempo ci riporta alla stagione 2003-2004. Una competizione straordinaria, nel senso letterale del termine, perché mai era successo che in un campionato calcistico italiano si presentassero al via ben ventiquattro squadre, pronte a darsi battaglia per i sei posti disponibili per il salto di categoria o per schivare le ultime quattro caselle che ne avrebbero decretato la retrocessione.

altL’AlbinoLeffe dopo un’incredibile finale play-off vinta contro il Pisa si era guadagnata la sua prima, storica,  promozione in Serie B. Nonostante gli innesti estivi di Riccardo Colombo, Davide Possanzini, Marco Gori e Giacomo Ferrari, i media erano dubbiosi sul valore della rosa e fin da inizio anno la pronosticavano con le valigie ed il biglietto in mano, pronta a far ritorno in terza serie.

Arriviamo dunque alla fatidica data: il 18 gennaio 2004. Dalla prima giornata, il 7 di settembre, sono passati quattro mesi, centotrentatre giorni e venticinque punti in classifica, un discreto bottino che basterebbe per zittire i critici che ora gridano alla “favola” e soprattutto per garantire un tranquillo giro di boa. Basterebbe per l’appunto, perché i “nostri” han deciso di esagerare regalandoci un ricordo da custodire gelosamente.

Come dicevamo in precedenza, ci troviamo all’ultima partita del girone d’andata e di fronte troviamo un avversario dalla storia e dalla caratura importante come il Napoli. I partenopei possono contare su una rosa di tutta rispetto che vede nell’ex capitano dell’Atalanta Massimo Carrera l’elemento più carismatico e in Dionigi, Max Vieri (fratello del più celebre “Bobo”) e Floro Flores i terminali offensivi. Duemila e cinquecento persone sfidano il pungente freddo invernale per recarsi allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia e vengono ripagati da un match frizzante che, nonostante il primo tempo finito a reti bianche, non manca di mostrare bel gioco ed occasioni spesso appartenenti ai seriani.

Dopo i tentativi di Alberto Colombo e Pierre Regonesi l’occasione migliore per sbloccare il punteggio ce l’ha Bonazzi al 42’, ma Manitta è bravo ad opporsi con un duplice intervento. Il tecnico Gustinetti vede i suoi ragazzi primeggiare in tutte le zone del campo e giustamente decide di non fare cambi all’intervallo riproponendo l’undici titolare. Intuizione che viene premiata dopo appena otto giri di lancette quando Possanzini (recuperato in extremis), ben imbeccato da un traversone mancino di Regonesi, anticipa di testa il difensore avversario Zamboni, la palla colpisce il palo, ma sulla respinta è ancora l’attaccante nativo di Loreto il più lesto a raccogliere e a depositare in rete.

Gigi Simoni, allenatore dei campani, dà il via alla girandola di cambi alla disperata ricerca del gol del pari, ma il tentativo di Sesa è abilmente murato dall’estremo difensore bluceleste che però non può nulla sulla conclusione a porta sguarnita di Floro Flores. Il talentuoso attaccante napoletano, però, difetta incredibilmente di precisione al momento del tiro, permettendo così ai tifosi orobici di tirare un enorme sospiro di sollievo. Sospiri che al triplice fischio si trasformarono in applausi e grida di gioia per un’impresa che è finita negli annali e che ha fatto capire a tutti che l’AlbinoLeffe non era più soltanto una “favola”, ma una bella realtà.

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