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L'AlbinoLeffe si racconta | Gli Allievi sul gradino più alto

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“Un’annata indimenticabile, forse irripetibile per l’amalgama di quel gruppo”. E’ con queste parole pronunciate dal tecnico Federico Caccia che si apre il racconto di oggi. Per la prima volta da quando è nata questa rubrica abbiamo deciso di non parlare di un ricordo legato alla prima squadra, bensì a quel settore giovanile fiore all’occhiello della nostra società. I tifosi più attenti e affezionati alla causa bluceleste probabilmente già sapranno quale sarà il tema che tratteremo, per gli altri beh, non ci resta che augurargli una buona lettura.

La stagione 2012-2013 vedeva la squadra degli Allievi Nazionali I e II divisione, guidata proprio da mister Caccia, pronta ai nastri di partenza di un campionato tosto e competitivo a cui partecipavano club blasonati (Inter, Atalanta, Milan e Parma) e formazioni giovanili di società dell’attuale Lega Pro (Calcio Como, Tritium, Feralpi Salò, Cremonese, Monza Brianza, Lumezzane, Renate, Varese e Reggiana). Il debutto, avvenuto il 16 settembre 2012, è stato un derby tutto bergamasco contro i “rivali” neroazzurri giocato tra le mura amiche del Kennedy di Albino e vinto per 3-0. E’ probabilmente da questo momento che il gruppo acquisisce la piena consapevolezza della propria forza e ciò è di conseguenza rispecchiato da risultati sempre ottimi, con punte di eccellenza come testimoniano i trionfi contro Milan e Cremonese, vera e propria antagonista durante l’annata.

altIl secondo posto nel girone al termine dei ventisei turni garantisce l’approdo ai trentaduesimi di finale contro il Bassano Virtus, ma la sconfitta d’asporto nella gara d’andata affievolisce le residue speranze di qualificazione, che subiscono un ulteriore duro colpo dopo il vantaggio ospite al quinto minuto della gara di ritorno. Una gran reazione d’orgoglio permette però ai blucelesti di ribaltare la situazione, pareggiando i conti e trascinando la partita ai tempi supplementari, risultati poi vittoriosi. Nel turno successivo l’avversario è il Carpi che, dopo il pareggio in Emilia-Romagna, viene superato con un agile 2-0 tra le mura amiche. Questo successo porta in dote un dono preziosissimo: le final eight di categoria da disputarsi a giugno in terra toscana.

Le rivali, sorteggiate dagli altri gironi, vengono un po' da ogni parte d’Italia. Nel nostro raggruppamento sono presenti due rappresentanti della Campania (l’Aversa Normanna e la Salernitana) e soprattutto una delle Marche (l’Alma Juventus Fano) di cui sentiremo ancora parlare in seguito. Saranno proprio i baby aquilotti il banco di prova iniziale per i nostri ragazzi. Anche qui due a zero e buona la prima. La convincente vittoria all’esordio viene però annullata dalla sfortunata prova offerta in occasione del secondo match contro l’Aversa Normanna; i seriani infatti vengono sconfitti per per due reti ad una, rimandando così ogni discorso qualificazione all’ultima giornata.

La tensione è capace di far brutti scherzi se non si è in grado di sostenerla, ma come già detto in precedenza, questo è un gruppo speciale ed è proprio in occasioni da dentro o fuori come questa che si esalta. La malcapitata Salernitana non può nulla contro la furia bluceleste che le si scaglia contro. Ė un 4-2 che non ammette repliche e che, cosa ancora più importante, ipoteca il passaggio del turno. Ad attendere i ragazzi orobici in semifinale c’è il Catanzaro. La partita, giocata ad armi pari, viene risolta da un gol su punizione di capitan Nichetti che spezza l’equilibrio e regala il pass per la finale di Chianciano Terme. Ora bisogna soltanto attendere l’altra finalista che uscirà dallo scontro tra la Cremonese e l’AlmaJuventus Fano. A sorpresa sono i granata ad imporsi per 3-2 e a conquistare dunque la “rivincita” per l’unica sconfitta patita in questa fase finale.

Si arriva quindi al grande giorno. E’ Il 19 giugno 2013 e la truppa di mister Caccia ha l’occasione di scrivere la storia incidendo il proprio nome tredici stagioni dopo il trionfo targato Tom Astolfi. Questa possibilità i ragazzi non possono e non vogliono proprio farsela sfuggire ed in campo va in scena un vero e proprio show. Ai nostri bastano soltanto trenta favolosi minuti per aprire, vidimare e chiudere la pratica. Zappa, Baggi e Flaccadori siglano il tris con cui si chiude la prima frazione. La ripresa si apre con l’espulsione di Randazzo per somma di ammonizioni dopo appena cinque minuti di gioco, che ha l’effetto di restituire entusiasmo agli avversari, subito però stroncato dall’espulsione del portiere Marcantognini per un tocco di mano fuori area. La partita a questo punto non ha più molto da dire e viene controllata agevolmente dall’AlbinoLeffe che fa suo il titolo di campione nazionale categoria Allievi I e II divisione per la seconda volta dalla sua nascita nel non tanto lontano 1998.

Le solite premiazioni e fotografie di rito non sono nulla in confronto a quello che attende i ragazzi al proprio rientro a casa. Al Centro Sportivo di Zanica infatti è stata allestita una coreografia da stadio e sono state radunate famiglie e squadre delle giovanili per rendere omaggio in grande stile ai vincitori. Un discorso introduttivo del presidentissimo Andreoletti, corredato poi dai riconoscimenti consegnati dai giocatori della prima squadra Andrea Belotti, Alessandro Salvi e Davide Ondei, ha fatto da sfondo ad una giornata all’insegna della gioia e della fierezza di vestire questi colori.

I “ragazzi terribili” made in Zanica erano appena diventati campioni d’Italia. Ma siamo davvero sicuri che ciò gli sarebbe bastato?

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