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L'AlbinoLeffe si racconta | Pareggio da big

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Come ogni venerdì è d’obbligo prendersi cinque minuti per ricordare. Lasciamo perdere tutto ciò che stiamo facendo e fiondiamoci mentalmente dentro macchina del tempo, che è già accesa e pronta per un altro viaggio tra i più bei ricordi della storia bluceleste. Il balzo odierno è lungo una decade e ci riporta all’inizio dell’avvincente stagione 2006-2007, quella della B in formato A2, con tanti club dal blasone societario notevole che poco avevano da spartire con la serie cadetta.

Dopo aver già raccontato, nel nostro primo incontro, la storica partita contro la Vecchia Signora terminata con il risultato di parità, oggi andremo a narrare un altro incontro dal valore storico altissimo: quello contro il Genoa.

altAl match in programma l’11 novembre 2006 si presentano due squadre in grandissima forma. L’AlbinoLeffe di mister Mondonico, dopo la miracolosa salvezza ai play-out raggiunta l’anno precedente, ha 15 punti in classifica e ben sei pareggi nelle prime dieci giornate. Nell’ultima gara casalinga ha raccolto il bottino pieno contro il Napoli e fin qui ha dimostrato una grande solidità difensiva accompagnata spesso da un gioco vivace. I rossoblu, invece, da neopromossa stanno disputando un inizio di campionato oltre le più rosee aspettative, stazionando stabilmente in cima alla classifica. Sulla loro panchina siede un allenatore in rampa di lancio, quel Gian Piero Gasperini che tanto bene aveva fatto a Crotone e che ha il pregio di curare in maniera maniacale la fase offensiva delle proprie “creature”.

Gli ingredienti per un grande match ci sono tutti e non vengono traditi dai ventidue protagonisti in campo che si affrontano fin da subito a viso aperto, con i liguri che tengono in mano il pallino del gioco ed i seriani pronti a ripartire e colpire alla prima occasione utile. Il sostanziale equilibrio viene spezzato dopo diciannove minuti da un “gioiello” balistico di Martins Bolzan Adailton, numero dieci brasiliano dal mancino fatato, che su punizione disegna una traiettoria perfetta, con la palla che termina la propria corsa appena sotto l’incrocio dei pali.

I ragazzi del “Mondo” non sono uomini che si lasciano scoraggiare facilmente, men che meno da un gol con ancora più di un tempo e mezzo a disposizione per recuperare. Se il portiere ospite Barasso era stato super già in precedenza (al 9’) opponendosi con un bel riflesso su un colpo di testa ravvicinato di Joelson, a cavallo tra il 27’ e il 28’ viene chiamato agli straordinari in altre due occasioni. La difesa ligure regge e l’arbitro, il sig. Damato della sezione di Barletta, pone fine alla prima frazione.

Da pronostico ci aspetta che la capolista gestisca il risultato, mettendolo magari in cassaforte con la rete del raddoppio. Probabilmente non avevano fatto i conti con la tenacia dell’AlbinoLeffe, che dagli spogliatoi esce carico a mille, trasformando la prima mezz’ora di gioco in un assolo. La sempre più flebile resistenza della retroguardia rossoblu può soltanto rinviare il momento della resa, ma non eliminarlo e a metà tempo arriva quindi il meritato pareggio: uno spiovente di Donadoni, proveniente dalle retrovie, viene fatto scorrere da Ferrari (autore di una gran partita contro un ventenne “Mimmo” Criscito), il rimbalzo del pallone inganna Biasi, che nel tentativo di recuperar palla scivola e si fa superare dal neo-entrato Cellini, abile poi ad insaccare con un tocco da vero opportunista. 1-1 e palla al centro. Esplode la gioia in campo e soprattutto in panchina, dove Mondonico non le manda a dire ad un tifoso eccessivamente polemico e viene per questo allontanato dal direttore di gara.  La truppa blueceleste, orfana del proprio condottiero, si compatta dietro e, se si esclude una conclusione di Adailton rimpallata da un difensore al 40’, non corre più rischi fino al triplice fischio che decreta la fine delle ostilità.

Arriva dunque un pareggio che detronizza il Genoa, facendolo scivolare al secondo posto alle spalle del Piacenza, e trasforma gli orobici in uno spauracchio per tutte le grandi del campionato, permettendogli così di continuare la propria personalissima rincorsa verso l’obiettivo stagionale, ovvero quella salvezza che verrà centrata, a quota cinquantatre punti, con largo anticipo sulla tabella di marcia.

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