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Voci dall'interno | Ogni maledetta domenica

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Sono trascorsi diciotto anni dal più emozionante discorso motivazionale della cinematografia sportiva, ma le dinamiche all’interno di uno spogliatoio rimangono tuttora immutate. Partendo dal football come metafora di vita, attraverso un indimenticabile “Any Given Sunday” il regista newyorkese Oliver Stone rese omaggio al trionfo del gruppo negli sport collettivi attraverso una sensazionale fotografia delle dinamiche interne di una squadra, che “ogni maledetta domenica” rincorre uno dei suoi più intrinseci obiettivi: onorare la maglia fino all’ultimo secondo di gioco assume tutt’oggi uno dei significati più profondi della competizione sportiva, a volte ancor più di una semplice vittoria.

altDietro il concetto di vincere o perdere da uomini, filo conduttore dell’intera pellicola, si cela il vero successo dei nostri ragazzi in questa stagione sportiva, appagante soddisfazione per gli aficionados che va aldilà di qualsiasi trionfo. Non è un caso, quindi, se al termine di una delle vittorie seriane più tonde, sia in termini di risultato che di prestazione, ci troviamo a riflettere su un concetto che va aldilà dei fondamentali tre punti.

Sì, perché di fronte al nostro Al Pacino made in Fucecchio, abile stratega e motivatore, una ventina di uomini veri, pronti a “scalare le pareti dell’inferno, un centimetro alla volta”, stanno conquistando man mano anche i più scettici. Che sia proprio questo l’aspetto più apprezzato di quest’AlbinoLeffe da parte degli appassionati bergamaschi, forse ancor più delle ottime prestazioni nel Girone B di Lega Pro? E’ sintomatico, infatti, che dal giorno del famigerato ripescaggio estivo, la forza del gruppo abbia preso il sopravvento su qualsiasi valore dei singoli, trasformandosi col tempo nella colonna portante dello splendido rapporto tra tifosi e squadra, fortificato ad ogni triplice fischio finale.

Non è un caso, ad esempio, che i gol realizzati dagli orobici portino le firme di ben dodici differenti interpreti, con Edoardo Scrosta ultimo ad iscriversi al lungo elenco, anche se probabilmente sono i fattori intangibili quelli più preziosi: la coesione, la forza morale e la grinta dei nostri ragazzi, caratteristiche che fanno la differenza e permettono di raggiungere grandi traguardi, non solo sportivi. Parafrasando l’allenatore impersonato dal celebre attore statunitense: “Alla fine, ragazzi, il football è tutto qui”.

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