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Società

Voci dall'interno | Una sconfitta per crescere

Benedetta sconfitta.

Chiaro, perdere non fa mai piacere, ma non sempre viene per nuocere. Tante grandi vittorie sono nate proprio dopo episodi sfavorevoli e momenti difficili, che solo tenacia e perseveranza dei protagonisti in questione sono riusciti a capovolgere a proprio vantaggio.

Qualità che la compagine seriana di questa stagione ha dimostrato a più riprese di possedere, come già accaduto nel girone di andata, quando le tre sconfitte consecutive contro Gubbio, Parma ed Ancona fecero ancor più compattare un gruppo all’epoca in piena fase di conoscenza.  

altInutile dunque fare drammi o dipingere scenari apocalittici, tuttavia, a mio opinabilissimo parere, nell’ultimo turno qualcosa è mancato. Inevitabile che il pensiero vada immediatamente ai recenti successi casalinghi ed alla irrefrenabile fame calcistica che i nostri avevano sapientemente dimostrato sul campo.

Difficile trovare una corretta chiave di lettura di una sconfitta maturata durante una gara che, dall’inizio sino alla fine, non ha praticamente mai trovato un proprio dominatore, emerso soltanto al triplice fischio del Sig. Ayroldi di Molfetta, ma forse è proprio da questo apparente anonimato che dovrebbero sorgere risposte alle comuni riflessioni.

Sta di fatto che già a partire dalla trasferta di domenica a Bassano sarebbe bello ritrovare una squadra operaia, concentrata e focalizzata sull’obiettivo che dev’essere soltanto quello di dimostrare sul rettangolo verde la propria identità, arrivando al risultato attraverso il sacrificio quotidiano, senza perder tempo a sporcarsi la bocca con obiettivi vecchi o nuovi.

Ognuno di noi, dai giocatori a qualsiasi addetto ai lavori, sa bene che il corso seriano ha e deve avere una sola direzione. Dobbiamo ambire ad un AlbinoLeffe che svesta i panni eleganti da architetto, per indossare nuovamente le tute da braccianti, che finora si sono dimostrate perfette sia per vestibilità che immagine.

Il nostro leit-motiv non può che essere questo, continuare a lavorare sodo in settimana e non mollare nemmeno un millimetro all’avversario di turno, con la voglia e la grinta di sempre.

Anche perché l’attuale ottava posizione in graduatoria, frutto di tutto quanto sopra elencato, ci ha consentito sino ad ora di andare ben oltre ogni più rosea previsione di inizio anno, regalandoci la possibilità di trasformare questo finale di stagione in un sogno ad occhi aperti. Finalmente, dopo due difficili annate, il tifoso bluceleste può camminare a testa alta e petto in fuori, orgoglioso di ciò che il collettivo ha espresso su tutti i campi del girone B.

Dopo lo stop di Modena, quindi, sta nuovamente a tutte le componenti della famiglia AlbinoLeffe far di tutto per continuare a viaggiare spediti, uniti come sempre, verso dove ce lo potrà dire soltanto il tempo. 

Fabio Deblasio

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