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L'AlbinoLeffe si racconta | Tra passato e speranze per il futuro

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Ritorna puntuale come un orologio svizzero l’appuntamento con i ricordi e questa volta proveremo ad ingannare l’attesa per la gara con il Venezia di Pippo Inzaghi, riportando a galla il precedente tra le due compagini che più si avvicina per importanza a quello di domenica. Bisogna ritornare alla stagione 2013-2014, l’AlbinoLeffe era reduce dall’ottimo sesto posto dell’annata precedente che, senza la pesante penalizzazione, avrebbe significato piazzarsi almeno tre gradini più alto e quindi Play-off.

altNonostante l’addio del gioiellino del vivaio Andrea Belotti, salito di categoria al Palermo, l’organico rimaneva comunque di prim’ordine, con capitan Regonesi a fare da chioccia a tanti giovani di belle speranze. L’obiettivo iniziale era quello di raggiungere i play-off, considerata anche la modifica del regolamento che allargava la forbice di squadre da includere da quattro ad otto e le ridotte dimensioni del girone, con soltanto sedici squadre a giocarsi promozione e retrocessione tra i dilettanti.

L’avvio di Armando Madonna sulla panchina bluceleste è ottimo, con tre vittorie nelle prime quattro partite disputate, ma poi qualcosa s’inceppa, la squadra stenta ad imporsi e galleggia in zone medio-alte di classifica senza però brillare. Il destino dell’allenatore è appeso ad un filo e la sconfitta rimediata in laguna il 20 dicembre del 2013 decreta il termine della sua esperienza seriana.

Con il nuovo anno, un volto noto ricompare al timone del team orobico, è Elio Gustinetti, vera e propria icona del club, che ma le prime della classe Pro Vercelli e Virtus Entella riescono a scappare, dando vita ad un testa a testa che finirà per premiare i liguri. Le residue speranze di Play-off vengono rimandate dunque all’ultima giornata, quando, guarda caso, tra i blucelesti ed il loro futuro, sarà presente ancora una volta l’ostacolo Venezia. I veneti precedono di un punto i Gustinetti boys e quindi hanno il vantaggio di poter considerare favorevoli  ben due risultati su tre. Dall’altra parte invece gli orobici sono costretti a vincere per operare un sorpasso last-minute.

Si arriva così  a Domenica 4 Maggio 2013. Il Comunale in piena trepidazione chiede l’impresa ai nostri e loro fanno di tutto per accontentarli  e dopo due occasioni arancio-nero-verdi nei primi dieci minuti firmate Calamai e Lanzini, si portano vicini al vantaggio con Salvi che sfiora il gol con un tiro dalla distanza che termina di poco alto sopra la traversa. Al 13' Valoti tenta il destro da una ventina di metri, Cernuto ci mette il corpo e respinge. Alla mezz'ora i padroni di casa hanno una chance enrome: Sosa stende Cisse in area e il direttore di gara, il sig. Cifelli della sezione di Campobasso, non ha dubbi, rigore e cartellino rosso per il difensore ospite . Dal dischetto va lo stesso numero nove che calcia debolmente permettendo a Fortunato di distendersi e di bloccare il pallone. La tremenda regola gol fatto-gol subito questa volta però non ha effetto, anzi, è l’AlbinoLeffe a sbloccare il punteggio a pochi giri di lancette dall’intervallo: corner di Valoti dalla sinistra, Allievi sceglie bene il tempo per lo stacco ed insacca di testa.

La ripresa si apre subito con un diagonale di Gallo che fa trattenere il respiro a tutti i tifosi di fede bluceleste. A questo punto sale in cattedra Corradi che al 50' va vicino al gol (gran parata di Fortunato nell’occasione) e al 53' sforna un cross morbido per Girasole che prova la soluzione al volo, senza fortuna. Al 60' un bello spunto di Kirilov libera Cori che però sul più bello s’incarta, vanificando il tutto. Al 74' arriva il raddoppio orobico con Beduschi: conclusione dell'imprendibile Corradi, l’estremo difensore avversario respinge sui piedi del neo entrato numero tredici, che con freddezza realizza. Salvi al 78' e Cisse all’88'sfiorano la terza rete, ma nel finale c'è da soffrire. Al 91' autentico miracolo di Tedeschi che anticipa Cori a due passi dalla linea di porta, mentre al 93' è provvidenziale Offredi a chiudere la porta in faccia a Cori, ma dall'angolo che ne scaturisce Maracchi realizza il definitivo 2-1.

Il boato dello stadio Atleti Azzurri d’Italia al momento del triplice fischio evidenzia l’importanza di un risultato che garantisce l’accesso alla fase play-off ed il contemporaneo sorpasso ai danni del Como sconfitto incredibilmente dal fanalino di coda Pavia. Una giornata da ricordare che speriamo possa regalare presto una sensazione di dejà-vu, magari già da questa domenica.

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