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Società

L'AlbinoLeffe si racconta | La rinascita di Empoli

Perdere il passato significa perdere il futuro.

E’ risaputo, ormai le attenzioni nell’ambiente AlbinoLeffe sono tutte rivolte alla partita di domenica contro il Santarcangelo che finalmente ci saprà dire cosa ci attende al termine di questa regular season. Ma è impossibile guardare avanti se prima non siamo a conoscenza di ciò che ha costruito la nostra storia, il nostro modo di essere, la nostra passione.

E’ per questo motivo che la rubrica riaffiora puntualmente: per far sapere, conoscere, ricordare.

altIl viaggio di quest’oggi ci porta indietro fino alla stagione 2009-2010, un’annata iniziata nel peggiore dei modi, con l’esonero del tecnico Armando Madonna alla settima giornata dopo il pareggio di Crotone. Al suo posto subentra una vecchia volpe del calcio italiano, quell’Emiliano Mondonico, che ovunque è andato ha lasciato un buon ricordo di sé. La piazza seriana non farà eccezione, perché con lui  squadra aumenta di ritmo ed intensità, trovando quella quadratura che nella primissima parte di campionato sembrava mancare. I risultati però a dicembre non sono ancora convincenti ed il ruolino di marcia parla di due vittorie, una esterna contro la Triestina ed una casalinga contro il Gallipoli, ben cinque pareggi e tre sconfitte. Serve una svolta, un successo che regali consapevolezza nei propri mezzi ed il momento giusto è l’ultima gara prima della sosta invernale.

E’ il 19 dicembre 2009 e l’avversario di giornata è l’Empoli, che occupa la terza posizione in graduatoria e può contare su giovani talenti che da lì a poco avrebbero addirittura conosciuto l’onore e la consacrazione della maglia Azzurra, parliamo del regista Valdifiori e della punta Eder.  Oltre a loro, il gruppo è composto anche da giocatori esperti con trascorsi da protagonisti nella massima serie come Stovini, Vannucchi e Saudati.

Il compito dunque è tutt’altro che semplice e come se non bastasse l’Atleti Azzurri d’Italia per l’occasione ha deciso di trasformarsi in un freezer, date le temperature polari che attendono i ventidue in campo e i millecinquecento spettatori in tribuna.

Il “Mondo” stupisce tutti cambiando modulo e proponendo un inedito 3-5-2 con Perico e Cristiano a farsi il cosiddetto “mazzo” sugli esterni. La squadra di Campilongo sorpresa da questa disposizione arranca e cede il fianco ad un opponente che fin dall’inizio si dimostra più in gamba e determinato. Dopo una prima mezz'ora senza grossi sussulti, con un AlbinoLeffe in grado di fronteggiare efficacemente le flebili avanzate avversarie e al tempo stesso di cercare di proporsi in avanti, al primo vero affondo i blucelesti passano in vantaggio: Grossi disegna dalla destra un traversone basso in area, sul quale si avventa Cellini, che in qualche modo fa da sponda per l'accorrente Perico, abile ad insaccare l'uno a zero  firmando così il quarto gol in stagione.

Un’altra chance non concretizzata sempre da parte dei padroni di casa fa da preludio al duplice fischio del direttore di gara che pone così termine alla prima frazione.

Il rientro delle due compagini dagli spogliatoi non cambia gli equilibri in gioco e l’andamento del secondo tempo ricopia la falsariga del primo. Dopo pochi minuti di gioco Foglio, subentrato al posto dell’infortunato Grossi, esplode un diagonale che però non inquadra la porta. E’ la prova generale prima del raddoppio seriano: al 15' infatti Previtali fa partire un cross basso all’altezza del primo palo, sul quale si avventa Sala mandando la palla alle spalle di Bassi. Il 2-0 chiude virtualmente i giochi, anche se nel finale Pelizzoli è provvidenziale nel salvare il risultato con una zampata sul tentativo ravvicinato di Saudati.

Il triplice fischio del signor Gava della sezione di Conegliano Veneto pone quindi fine al match, decretando così il ritorno ad una vittoria che mancava dalla notte di Halloween e segnando quello che si rivelerà poi un vero e proprio punto di svolta per il proseguo del campionato.

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