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SpeciaListi di settore | Una giornata di festa

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La vittoria in terra patavina ha avuto l’effetto di trasformare una domenica di calcio, in una giornata di festa collettiva che ha coinvolto tutte le componenti dell’ambiente bluceleste, partendo dai giocatori e passando da staff e dirigenza, fino ad arrivare a tifosi e settore giovanile. Proprio questi ultimi due gruppi si sono miscelati, fondendosi in un unico bellissimo coro che ha trascinato i propri beniamini verso un clamoroso quanto meritato successo.

Il play-off day è iniziato con la partenza mattutina del pulmino dal centro sportivo U.C. AlbinoLeffe di Zanica in direzione di Padova. Pranzo al sacco e via verso l’enorme struttura dello stadio Euganeo, che ha aperto i propri cancelli poco dopo l’una.

altIl sole battente ed il caldo torrido non hanno fermato la voglia dei ragazzi e dei loro genitori di sostenere la causa seriana, venendo ripagati già nel primo tempo dall’eurogol di Carmine Giorgione, proprio lui che in un precedente sondaggio era risultato uno dei più amati tra i piccoli atleti dei Pulcini. L’intervallo rappresenta l’occasione per rinfrescare i bollenti spiriti, abbeverandosi e ricaricando le pile per il secondo round.

Bastano pochi minuti infatti per esultare nuovamente e con una puntina di orgoglio, perché ad andare in rete è un prodotto del vivaio come loro, l’attaccante classe ’98 Mario Ravasio, che al termine della gara regalerà la sua numero diciannove, già diventata nel frattempo un prezioso cimelio, a Robert Ganea, esterno della formazione Allievi, giunto fin lì insieme ai suoi compagni per poi correre in serata al torneo di Adro.

Prima del triplice fischio del direttore di gara c’è spazio anche per il rigore procurato e poi trasformato da Montella, proprio sotto lo spicchio di stadio occupato dai tifosi orobici.

In campo e sugli spalti è festa grande ed i giocatori della prima squadra, con un gesto inedito in questa stagione calcistica, decidono di ringraziare la tifoseria per il sostegno sedendosi sotto le gradinate ed applaudendo a tempo.

Per concludere questa fantastica esperienza non sarebbe potuto esistere modo migliore del terzo tempo ideato dai genitori dei ragazzi della formazione Giovanissimi, che prima di rientrare hanno pasteggiato e condiviso con i presenti una gustosa merenda.

Una giornata di gioia collettiva che fa riassaporare quanto di bello esiste ancora in questo sport.

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