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Parola al Pres! Il bilancio del patron Andreoletti sulla stagione appena trascorsa.

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A conclusione di una stagione estremamente positiva, abbiamo chiesto al patron seriano Gianfranco Andreoletti di tracciare un bilancio sull’anno appena trascorso, andando poi a toccare diversi temi di attualità, dai quali sono scaturiti spunti importanti sul presente e sul futuro dell’AlbinoLeffe.

Il pareggio interno contro la Lucchese ha messo la parola "fine" a questa splendida stagione. Quali erano i suoi pensieri prima di questo campionato e quanto sono mutati ora?

“La risposta sembrerebbe scontata ma così non è: i pensieri di allora sono i pensieri di oggi. Ovviamente il contesto sportivo è diametralmente opposto: venivamo da due stagioni estremamente negative in cui, in entrambi i casi, solo un importante sacrificio in termini economici per il ripescaggio ci ha consentito di mantenere lo status professionistico, mentre oggi salutiamo la fine di questo percorso con un eccellente risultato coronato con la partecipazione ai Play-Off di categoria. Non è invece mutato il contesto strutturale del mondo professionistico e, anzi, quello di oggi è addirittura peggiore rispetto a un anno fa".

altDa cosa è dato questo peggioramento?

“Le risorse destinate alla Lega Pro continuano a diminuire e la Federazione si dimostra insensibile ai problemi della categoria, sposando la tesi di chi risolve il problema del calcio italiano riducendo il numero delle squadre anziché procedere ad una revisione "di sistema" in cui a ogni Lega, in funzione del proprio "servizio", dovrebbe essere riconosciuta una contribuzione capace di garantire la "sostenibilità" delle società che la compongono. Così purtroppo non è, non perché manchino le risorse: con 1200 milioni di diritti televisivi questo non si può dire".

In cosa consiste, quindi, il problema?

"Queste risorse non sono equamente distribuite e chi beneficia di questa situazione ha la forza di condizionare la politica nelle scelte che dovrebbe fare. Da qui nascono le preoccupazioni. In questi anni noi abbiamo sempre onorato i nostri impegni, abbiamo visto fallire molte, troppe, società e i pensieri che ci accompagnano son sempre quelli legati al "senso" dei sacrifici che si stanno facendo perché la passione non li giustifica. Come dice il nostro Presidente Gravina è "immorale" spendere certe cifre”.

Cosa significa aver centrato i Play-Off dopo due annate storte e dopo un'estate particolarmente movimentata?

“Tre cose semplici semplici: che la società ha creduto fermamente nelle proprie capacità di riprendere in mano una situazione che sembrava fuori controllo, che le scelte fatte si sono dimostrate azzeccate, che gli interpreti di questa stagione, dal Direttore Sportivo, al Mister col suo staff, ai giocatori, a tutti i collaboratori dell'AlbinoLeffe, attraverso un duro lavoro, hanno ottenuto un risultato eccezionale”.

Questo risultato importante getta le basi per costruire un solido futuro. Quali sono i piani a medio-lungo termine della societa'?

“Il risultato sportivo della stagione, lo abbiamo detto prima, è stato eccezionale. Ora dovremo essere bravi a "consolidare" questo risultato nel rispetto della strategia societaria che detta come principi cardine il lavoro, la valorizzazione dei nostri giovani e l'equilibrio economico-finanziario dei conti della società”.

Se dovesse scegliere una fotografia della stagione (un momento, un gol, una partita o un episodio) quale secondo Lei meglio rappresenterebbe quanto vissuto?

"Un episodio, ancora prima dell'inizio della stagione, mi aveva colpito perché evidenziava lo spirito del gruppo, cosa che poi si è dimostrata nel corso dell'anno. Si era ad inizio stagione quando nell'atteso giorno del ripescaggio il Consiglio Federale rese per noi clamorosamente incerto l'esito del medesimo contrariamente alle aspettative (ancora complimenti al nostro staff legale). In quel contesto di incertezza io e il DS parlammo prima con il Mister poi con i giocatori, tutti ancora non contrattualizzati quindi liberi di andarsene e alcuni anche "pressati" da altre società. Tutti decisero di rimanere e continuarono a lavorare con serietà e convinzione dimostrando che DS e Mister erano stati capaci di dare "credibilità" al nostro progetto fin da subito”.

In queste ultime settimane ha tenuto banco la vicenda legata allo Stadio Comunale di Bergamo, ma nessuna voce della società ha fornito un parere ufficiale sulla questione. Qual è' la posizione dell' Albinoleffe?

“Quello che dice non è corretto: Albinoleffe ha espresso chiaramente, attraverso un ricorso presentato al Tar, le ragioni per cui si è rivolta al giudice relativamente al bando di alienazione dello Stadio Atleti Azzurri d'Italia della Città di Bergamo, e altrettanto farà, nei prossimi giorni, quando presenterà richiesta di "sospensiva" sull'esito del medesimo visto che "la nostra busta non è stata aperta". Con serenità aspetteremo l'esito dei procedimenti certi, comunque, di aver agito non "contro" qualcuno, ma semplicemente a difesa di quelli che riteniamo essere i legittimi diritti di una delle due squadre professionistiche che Bergamo vanta da più di dieci anni, ricordando a tutti che lo stadio della Città di Bergamo è l'unico della provincia che rispetti i termini per l'iscrizione ad un campionato professionistico, che precedenti Amministrazioni hanno respinto un nostro progetto di costruzione di uno Stadio per il calcio minore (Parco Sud) e che, senza uno stadio a norma, l'AlbinoLeffe fra due stagioni muore”.

Quest' anno è stato anche quello della consacrazione di Andrea Belotti con la maglia del Torino e della Nazionale. A distanza di quattro anni dal suo passaggio al Palermo che messaggio le piacerebbe trasmettergli?

“Siamo felici delle stagioni successive a quelle in bluceleste e auspichiamo che Andrea possa continuare nel percorso di crescita che fin qui è stato capace di sviluppare. È per i nostri giovani un modello di crescita su cui riflettere, siamo contenti di aver contribuito alla sua formazione e gli ricordiamo che i nostri ragazzi aspettano di vederlo al nostro bel centro sportivo”.

La prossima stagione sarà quella della maggior età per la creatura targata Andreoletti. Quali sono i momenti che ricorda con maggior piacere?

“Ce ne sono tanti, ma tutti annacquati dal fatto di aver perso la serie A per motivi che le successive vicende del calcioscommesse hanno evidenziato non essere di natura sportiva. Sarebbe stato un sogno, un grande traguardo per la famiglia bluceleste: solo il comportamento poco onesto di qualcuno l'ha fatto svanire, mettendoci, fra l'altro, anche alla berlina di fronte al mondo intero. Più che al passato penso al presente e al futuro della nostra società, aspettando di scrivere altre pagine positive per i nostri ragazzi, i nostri colori e i nostri tifosi. Sempre forza aL!”.

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