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Palla alla penna | Ep. 8: “Il fiume ... bluceleste”

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I ragazzi di mister Alvini sembrano averci preso gusto.

Se dopo la partita con il Pordenone c'era felicità per la grande prestazione, ma anche rammarico per non essere riusciti a conquistare ciò che si era meritato sul campo, ovvero tutta la posta in palio, ora, dopo queste ultime due partite, l'amarezza si è diradata lasciando posto solo alla contentezza.

1718editoriale8Contro i ramarri ci aveva pensato un immenso Daniel Kouko a sbloccare il punteggio e a raddoppiare con una perla che il direttore di gara però non aveva convalidato per un fuorigioco che a distanza di una settimana rimane ancora dubbio. La tripla capriola acrobatica del numero nove ha esaltato tutti i presenti all'Atleti Azzurri d'Italia, facendo crescere il desiderio di vederne presto altre magari, perché no, già a partire dalla prossima gara casalinga con il Teramo.

Mercoledì invece è andato in scena il primo atto della Coppa Italia di Serie C, una competizione che ha permesso anche a giocatori che finora hanno trovato meno spazio per mettersi in luce e brillare ed è stato proprio uno di questi interpreti a regalare il passaggio al turno decisivo. Ci sono voluti centosei lunghissimi giri di lancette ma poi Mihai Gusu ha preso l'ascensore per salire in cielo ed incornare il pallone vincente.

La difesa ha chiuso ogni varco ed il buon Achille ci ha messo le manone quando necessario. Questa la ricetta per mantenere inviolata la propria porta. Piacevole abitudine bissata anche domenica in quel di Ravenna. Due "clean sheets", come le definiscono in terra anglofona, nel giro di pochi giorni, quattro in tutta la stagione. L'anno scorso era diventata quasi un'arma in più nella corsa play-off per l'AlbinoLeffe targato Alvini, ora pian piano la squadra sembra ritrovare anche quella solidità e quell'equilibrio difensivo che spesso l'hanno contraddistinta.

Le vittorie contro brianzoli e romagnoli inoltre possono essere considerate un elogio alla costanza ed alla perseveranza, perché i blucelesti sono stati in grado di attendere gli scampoli finali di partita, se non oltre, per poi colpire.

Un'importante dimostrazione di maturità e di consapevolezza dei propri mezzi che fa ben sperare anche per i due impegni prima della sosta forzata.

"Se poniamo a confronto il fiume e la roccia, il fiume vince sempre non grazie alla sua forza ma alla sua perseveranza" soleva sostenere Samuel Johnson, letterato britannico del XVIII secolo. Ecco, i ragazzi di mister Alvini devono continuare ad essere così, come il fiume che grazie alla sua tenacia riesce a 'spostare'  qualunque avversario gli si pari davanti. Il chiaro obiettivo è e deve essere quello di continuare il proprio percorso per raggiungere quanto prima l'obiettivo stagionale più volte ripetuto a telecamere accese dal proprio allenatore, ovvero la salvezza.

Poi se la … natura farà il suo corso, ogni sogno potrà essere lecito.

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