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5 domande a… Davide Suardini!

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Debutta la nuova rubrica “5 domande a” che si occuperà, intervista dopo intervista, fino al termine di questa stagione di ogni categoria presente all’interno dell’U.C. AlbinoLeffe. Ad inaugurarla Davide Suardini formatore dell’Under 12 femminile.

1805225domandeBuongiorno Davide. Siamo arrivati verso la conclusione di questa prima annata sulla panchina dell’Under 12 femminile bluceleste. Qual è il tuo personalissimo bilancio?
“Personalmente sono soddisfatto di quanto realizzato in questo primo anno di progetto femminile. Non è stato facile sotto tanti punti di vista, ma il numero crescente di bambine coinvolte in questa stagione testimonia la bontà di quanto fatto. Una crescita che comunque non è stata solo quantitativa, ma che ha portato tutte le ragazzine a miglioramenti sotto il profilo motorio, tecnico ed educativo, un obiettivo non scontato visto che il gruppo di partenza era molto eterogeneo e si è plasmato di volta in volta con l'inserimento progressivo di nuovi elementi”.

Questa esperienza coincideva anche con il tuo debutto come formatore. E’ andata come ti aspettavi, o ci sono aspetti che hai scoperto strada facendo?
“Anche per me è stato un processo di crescita continuo, posso dire con certezza che questo sia stato l'anno più impegnativo ma anche più redditizio in termini di esperienza come formatore. Ho dovuto spesso mettermi in discussione per capire meglio certe dinamiche, tuttavia entrare a far parte di una società importante come l'Albinoleffe, che crede fortemente nel suo settore giovanile, mi ha sicuramente aiutato a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati ad inizio anno”.

Durante la stagione hai avuto anche la possibilità, organizzata dalla Lega Pro, di andare presso il Training Center di Vinovo per assistere ad un allenamento della Juventus Women. Che esperienza è stata?
“L’organizzazione e le risorse che la Juventus sta impiegando nel calcio femminile rappresentano in pieno la crescita che sta avendo negli ultimi anni questo settore. L’entrata in campo di club di tale importanza può contribuire ad attirare l’attenzione dei media verso questo mondo troppe volte bistrattato, ma che ha bisogno di punti di riferimento professionistici per poter decollare definitivamente. A Vinovo ho visto un modello organizzativo impeccabile sotto tutti i punti di vista, da prendere come fonte di ispirazione per la nostra realtà”.

Qual è stato il ricordo che ti porterai sempre con te?
“Ci sono tanti momenti che ricordo volentieri, ma esserci confrontati con realtà del calibro di Milan e Inter ha sicuramente allargato i nostri orizzonti ed è stata un’importante opportunità di confronto e di valutazione del lavoro svolto fino ad oggi”.

Diamo uno sguardo al futuro. Questa stagione verrà ricordata anche per il primo di ‘vita’ dell’Under 12 femminile bluceleste. Quali sono secondo te i miglioramenti e gli obiettivi da porsi in futuro?
“Dopo questo anno zero, è doveroso porsi degli obiettivi più ambiziosi di quelli raggiunti nella stagione attuale. Le basi per far crescere ancora di più questo progetto ci sono e, per dare la giusta continuità, è fondamentale che tutte le società facenti parte del progetto apportino il loro contributo e la loro esperienza. Ritengo inoltre che sia di cruciale importanza il supporto e la collaborazione delle altre realtà calcistiche del territorio, al fine di creare un sodalizio sempre più proficuo e di riferimento in ambito femminile per tutta la Vallecamonica e la Valseriana. Ci tengo comunque a ringraziare tutta la società Albinoleffe, Pier Cossetti ed Oreste Bettoni per l’impegno e la dedizione che hanno profuso in questo progetto”.

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