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Società

5 domande ad… Angelo Garlini!

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Continuiamo la nostra scalata tra le categorie intervistando Angelo Garlini, formatore dei ‘Piccoli Amici’, anche loro una novità della famiglia bluceleste.

1805245domandeBuongiorno Angelo. Cominciamo l’intervista tracciando un bilancio di questa stagione che si sta concludendo.
“Buongiorno. Direi che il bilancio di questa stagione è più che positivo in termini di crescita personale, calcistica e formativa, sia per i bimbi blucelesti che per noi formatori”.

Questa esperienza coincideva anche con il primo anno di vita della categoria ‘Piccoli Amici’ nel mondo bluceleste. Fattore di rilievo anche per il riconoscimento societario di Scuola Calcio Élite. Quant’è importante secondo te, per un settore giovanile, che si parta già a lavorare con bambini di questa fascia d’età?
“E’ molto importante sotto diversi aspetti. Uno su tutti per la costruzione e l’ampliamento del bagaglio personale di ogni bimbo. Tutto ciò che loro provano, sperimentano in queste fasce d’età e negli anni a venire si rifletterà e contribuirà a costituire il patrimonio motorio e quindi calcistico di ogni futuro atleta”.

Quali sono gli aspetti fisici, tecnici o tattici a cui serve dedicare maggior attenzione?
“Vista la tenera età dei bimbi tutte le attività che proponiamo sono rivisitate sotto forma ludica e di sfida. In sintesi, per la tecnica prepariamo giochi che sviluppino tutte le abilità di base, mentre per gli aspetti motorio-coordinativi poniamo maggior attenzione sul consolidamento ed il miglioramento delle capacità motorie e funzionali. Infine per quello tattico privilegiamo situazioni di uno contro uno”.

Qual è la difficoltà maggiore che hai riscontrato nell’allenare ragazzi così giovani?
“Sinceramente difficoltà degne di nota non ne abbiamo ancora riscontrate se non i piccoli problemini di tutti i giorni che ci hanno aiutato a crescere e migliorare come persone e come formatori”.

Qual è stata invece la soddisfazione più grande o il ricordo che porterai con te di quest’annata?
“Penso che sia per me che per Mattia (Mazzon n.d.r.) la soddisfazione più grande di quest’annata sia il sorrisone stampato sul viso dei bambini al momento dell’arrivo al campo e all’uscita dallo spogliatoio a fine allenamento, stanchi ma felici e divertiti per l’attività svolta ”.

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