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L'avversario visto dalla panchina

  • Pubblicato in Società

di Andrea Bruniera


L’Avellino, come tutti sanno èstata ripescata in serie B quest’estate, tra numerose polemiche, e la squadra èstata costruita con un po’ di difficoltà e di lentezza.

La società ha cambiato moltorispetto alla rosa dell’anno scorso, a cominciare dall’allenatore. Lasciatolibero Calori, è stato ingaggiato Giuseppe Incocciati, alla sua primaesperienza tra i professionisti.

Molti volti nuovi, più o menogiovani, sono stati messi a disposizione del nuovo mister, che già dall’iniziodella stagione,  ha comunque dimostratodi avere le idee molto chiare, sull’assetto tattico che vuol dare alla suasquadra.

4-4-1-1, parlando con i numeri, èil modulo di gioco che Incocciati sta inculcando ai lupi irpini, quindi squadracorta e compatta, con un solo terminale offensivo di riferimento, ma con varigiocatori agili e veloci, sempre pronti a supportarlo nelle azioni offensive,soprattutto gli esterni di c.c. e la seconda punta, che è stata la perla delmercato dell’Avellino, quel Roberto De Zerbi, croce e delizia di tanti mister,perché giocatore di grandissime qualità tecniche e di indubbio talento, che siporta dietro però la nomea del giocatore spesso svogliato, capriccioso e moltodiscontinuo nel rendimento. Un giocatore che comunque , se in giornata positiva,può cambiare le sorti di una partita in ogni momento.

Tornando alla squadra, l’Avellinoschiera tra i pali Gragnaniello, uno dei reduci della passata stagione, chequest’anno ha definitivamente acquisito il grado di titolare.

In difesa hanno una buona scelta;tra i centrali, tutti di stazza fisica molto importante, caratteristica chespesso implica una certa lentezza, i più esperti sono Pecorari,  Doudou e Corallo, ma molto credito hannoacquisito anche i nuovi acquisti Defendi, Vaskò e N’ze, tutti stranieri.

Tenendo conto che Pecorari sabatoscorso è uscito per infortunio, è possibile ipotizzare per la prossima gara unacoppia centrale formata da Vaskò e Defendi.

Sugli esterni  bassi agiscono Gazzola, ex Catania, a destra,e Gaveglia, ex Messina, a sinistra, entrambi abili a sostenere l’azioneoffensiva  e  abbastanza veloci per recuperare la posizionein fretta.

Il cervello della squadra è ilneo acquisto Dettori, proveniente dal Pescara, giocatore molto mobile edinamico, dotato di un buon destro, buona visione di gioco e personalità. Inmezzo al campo è coadiuvato dal capitano, Di Cecco che bene si completa colcompagno per capacità di interdizione e di organizzazione di gioco. A volte siscambiano anche la zona di competenza, ed essendo due destro-piede, cambiapoco. La loro alternativa principale è Romondini, play maker che l’anno scorsoha terminato la stagione nello Spezia.

Come centrocampisti esterni, Incocciati sista affidando a destra al giovane ungherese Koman, ex Sampdoria primavera,agile e svelto, tecnicamente bravo ma abbastanza lineare, mentre sullasinistra, perdurando l’assenza di Ciotola, sta giocando Mesbah, francesinoproveniente dal campionato svizzero, tutto mancino, molto veloce e svelto anchepalla al piede, abile ad inserirsi in area per sostenere gli attaccanti nellafinalizzazione del gioco offensivo. Finalizzazione che è comunque compitospecifico del già citato De Zerbi, che tra l’altro è abilissimo nel calciare lepunizioni sia laterali che centrali, e di Pellicori, centravanti di razza dalfisico prestante, gran lottatore e uomo gol della squadra irpina. Prima sceltaper il ricambio in attacco è Ascenzi, giocatore arrivato ad Avellino percercare il rilancio dopo alcuni anni passati nei campi della prima divisione.

 

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