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Aspettando il Sassuolo...

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di Ildo Serantoni

Ci sono diverse analogie fra AlbinoLeffe e Salernitana, al di là dei punti in classifica. Nella quarta giornata, le due regine della serie B hanno conservato e condiviso il primato a fronte di due prestazioni quasi speculari. Entrambe hanno vinto con qualche affanno contro le ultime della classifica; entrambe hanno sbloccato il risultato su calcio di rigore; entrambe si sono viste agevolare il finale di partita dal fatto che gli avversari erano stati falcidiati da espulsioni: due il Modena, antagonista della Salernitana, addirittura tre l’Avellino, ospite dei nostri. Nulla da eccepire, tuttavia, sulla legittimità dei tre punti conquistati: semmai soltanto il rammarico di non avere chiuso le rispettive pratiche evitandosi inutili sofferenze. Nel turno infrasettimanale valevole per la quinta giornata, l’AlbinoLeffe cercherà di conservare primato e imbattibilità - soprattutto l’imbattibilità, se ci concedete la priorità - nella delicata trasferta contro il Sassuolo, che tutto può essere considerato fuorché una matricola. In realtà, anche se l’anno scorso era in C1 ed è dunque una neopromossa, la squadra emiliana è ricca di giocatori d’esperienza, vecchi lupi del campionato, come Salvetti, Noselli, l’ex atalantino Zampagna e anche quel Bressan che è nato calcisticamente a Zingonia. Squadra navigata, insomma, che dopo lo sfortunato esordio di Salerno, ha ottenuto sette punti nelle successive tre partite, realizzando otto gol. Per l’AlbinoLeffe, dunque, un match difficile, soprattutto in fase di contenimento, perché il Sassuolo - allenato da Andrea Mandorlini, anch’egli ex atalantino - è forte soprattutto dalla trequarti in su. Paradossalmente, i nostri avranno il vantaggio del fattore campo. Se stiamo scherzando? Certo che no. Il Sassuolo disputa le proprie partite interne a Modena, in uno stadio in cui l’AlbinoLeffe ha vinto tre settimane fa e nel quale ha sempre vendemmiato a piene mani: tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro visite. Per Ruopolo, insomma, quella del «Braglia» è un’erba amica.

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