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Cinque domande a ... Sergio Morbi

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Sergio Morbi è una delle animedel settore giovanile. Prezioso collaboratore del segretario e responsabileorganizzativo Maurizio Riva, si adopera per mille funzioni, dai rapporti con gli oratori all'organizzazione della Winter Cup.

Come è arrivato all’AlbinoLeffe?

Nell’ottobre 2005 ho accettato laproposta di gestire i rapporti con gli oratori. All’epoca operavo presso l’oratoriodi Albino poi quando è avvenuto il trasferimento a Zanica mi sono spostato edho cominciato a collaborare con Maurizio Riva svolgendo diverse funzioni all’internodel settore giovanile. E adesso quando la Primavera disputa le proprie gare ricopro la caricadi dirigente insieme a Giovanni Zanetti e Fiorenzo Colleoni.

In passato, nella sua esperienza di allenatore, ha “svezzato” anche unillustre giocatore…

Nel 1975 quando allenavo gli Esordientidella David Nembro in mezzo al campo si faceva già apprezzare l’attuale d.sAladino Valoti. Era il più piccolo ma sapeva come dare la carica a tutti icompagni, un peperino, un vero spettacolo.

Per lei una lunga militanza anche su altre panchine…

Dopo cinque anni all’oratorioNembro, quattro alla guida degli Allievi della Nembrese, quindici con gli Amatoriseguiti da una parentesi con la Primavera della Falco Albino. Poi fino al 2005 l’approdo all’OratorioAlbino come allenatore degli Esordienti e in quell’anno, come detto, è arrivatala chiamata dell’AlbinoLeffe.

E da tre anni è il punto di riferimento della Winter Cup…

Prima di me se ne occupavano EnzoDonina e Roberto Moroni poi la gestione è passata al sottoscritto. E’unappuntamento al quale teniamo parecchio in quanto ogni anno da questa manifestazioneriusciamo a portare qualche ragazzino nel nostro settore giovanile e poi è unmodo per crescere insieme agli oratori e per tenere sempre vivo e costante ilrapporto con loro.

A tal proposito ecco anche la festa di Natale, un bel successo dellascorsa stagione…

Alla prima esperienza portare allostadio 2.200 persone in occasione della partita con l’Ascoli rappresenta unmotivo d’orgoglio. Certo, si può sempre migliorare specie in quelle situazioniin cui non siamo stati perfetti, ma la grande adesione che abbiamo registratodirei che rappresenta un gran bel punto di partenza

 

   

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