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Società

La pulce nell'orecchio

  • Pubblicato in Società

di Cesare Malnati



Prestazione assolutamente positiva (voto sette meno), ma la gara dell’AlbinoLeffe a Grosseto non è stata confortata dal risultato. Il 2-2 finale resta ben poca cosa rispetto all’andamento della partita, che s’è sviluppata nel modo seguente. Primo tempo comandato dalla Celeste, che ha la sola colpa d’averlo chiuso con un gol di vantaggio (autorete su assist di Ruopolo) invece che con almeno due. Pareggio incassato su rigore a causa di un errore individuale (Narciso, inattesamente). Tuttavia la Celeste ha prontamente riagguantato la situazione, tornando in vantaggio (Ruopolo, su ottimo cross di Madonna jr.). Dominio pressoché totale e rigore a favore (su Cellini) con espulsione d’Abruzzese, autore del fallo. E qui casca l’asino, perché Cellini ha messo fuori il penalty (si sa che l’ex Acerbis, con i suoi quasi due metri, mette a disagio i tiratori, che vedono la porta piccola piccola). A questo punto, in superiorità numerica, non poteva che starci la beffa e beffa è stata, pure con un po’ di sfortuna per la deviazione del debuttante Maino tramutatasi in assist a favore del marpione Carparelli, appena entrato.

Eppure l’AlbinoLeffe era in piena emergenza per le molte assenze (per la verità in emergenza era anche il Grosseto). Bisogna mettersi in testa che si tratta di una buona squadra, anzi qualcosa di più, per qualità e per completezza d’organico. Tant’è vero che s’è potuto far fronte alle indisponibilità, con Madonna sr. bravo a compiere le scelte giuste, fra cui il lancio coraggioso, al centro della difesa, del diciannovenne Maino per fronteggiare lo spilungone Sforzini. Questa, dunque, è una formazione sempre in grado di farsi valere senza troppo preoccuparsi della forza degli avversari, il chè non significa non tener conto delle loro caratteristiche bensì vuol dire presentarsi in campo con un atteggiamento aggressivo. Vanno annotati un paio di spunti, oltre alla prova promettente del ragazzino esordiente: la forma di Ruopolo – da trenta e lode se non si fosse divorato, all’inizio, un gol già fatto – e la personalità di Madonna jr., venuta a galla non solo nel cross vincente. Infine Gabionetta: quando innesta la quinta non ce n’è per nessuno, ma il brasiliano, schierato sulla fascia sinistra, è stato molto bravo anche in fase di contenimento. Sorge un dubbio: senza l’emergenza, il tecnico l’avrebbe messo dentro dall’inizio?  

 

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