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L'opinione

  • Pubblicato in Società
di Ildo Serantoni

Tre pareggi di fila, di cui due interni, dopo avere perduto la prima partita del campionato a Sassuolo, non rappresentano un bilancio entusiasmante. Sul piano dei risultati, non c’è che dire: è un incedere da bassifondi. Il critico, tuttavia, è qualcosa di diverso dallo statistico: a lui compete un’analisi meno superficiale, che non può fermarsi alla fredda lettura dei numeri. E, allora, un esame approfondito delle prestazioni consente di andare oltre i numeri e trarre conclusioni meno affrettate e, soprattutto, meno negative. Degli ultimi tre pareggi, infatti, solamente quello con il Piacenza, il primo in ordine di tempo, è stato frutto di una prestazione sottotono. Dagli altri due, invece, sono arrivate indicazioni rassicuranti. A Grosseto la partita era praticamente già vinta: la si è buttata via perché la squadra si è assentata dal campo negli ultimi dieci minuti, dopo che aveva dominato in lungo e in largo un avversario alle corde. Una balordaggine, insomma, a fronte di una prestazione complessivamente sopra le righe. Lunedì sera, contro il Pisa, si è pareggiato a coronamento della più bella partita di questo inizio di campionato, dopo avere offerto - insieme con l’ottimo avversario - uno spettacolo di buon calcio. In quest’ultima circostanza l’AlbinoLeffe ha mostrato, oltre al gioco, un carattere saldo e un notevole spirito di reazione, che hanno consentito di raddrizzare una situazione che si stava mettendo male. Nella circostanza, al di là delle collaudate certezze, la squadra ha evidenziato un paio di individualità che inducono a guardare avanti con ragionevole fiducia. Parliamo di Renzetti, rivelazione di questa prima parte di stagione, bravo sia a difendere sul pericoloso Alvarez, sia a spingere sulla fascia senza fermarsi un istante. E parliamo anche di Gabionetta: di lui si conoscevano il talento puro, la brillantezza nel saltare l’uomo nell’uno contro uno, l’accelerazione palla al piede. Qualche riserva resisteva sulla sua disponibilità al sacrificio, sulla capacità di integrarsi nel tessuto della squadra, a giocare più per il collettivo e meno per se stesso. Il match col Pisa ha detto che siamo sulla strada buona anche sotto questo aspetto. Ne attendiamo conferma contro il Vicenza: Gabionetta, a questo punto, può diventare davvero l’uomo giusto per far saltare le difese avversarie.

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