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L'avversario visto dalla panchina

  • Pubblicato in Società

di Andrea Bruniera


La neo-promossa Ancona è unasquadra tosta, molto organizzata che fa del collettivo il suo punto di forza. Hanno inoltre un potenzialeoffensivo importante con la coppia Mastronunzio – Nassi che ha già realizzato16 reti. Il tecnico è Monaco, esordientein cadetteria, timoniere anche nella passata e vittoriosa stagione che haportato l’Ancona dalla C1 alla serie B.

Tatticamente si dispongonoprincipalmente col classico 4-4-2, anche se ultimamente alzano uncentrocampista nel ruolo di trequartista, formando dietro di lui un centrocampoa tre.

I due portieri a disposizione diMonaco sono il brasiliano Da Costa, e il giovane Sirigu. Entrambi hanno avutola possibilità di giocare con una certa continuità, ma la definitiva scelta peril titolare sembra non essere ancora avvenuta, in quanto ancora si alternanotra i pali ogni poche gare.

La linea difensiva è formatarigorosamente da quattro giocatori. Sulla destra agisce Turati, abile nel giocoaereo soprattutto in fase offensiva, e sulla sinistra, capitan Rizzato hatrovato dopo anni di cambi di ruolo, il definitivo posizionamento tattico chene ha esaltato le caratteristiche individuali. I difensori centrali titolarisono Comazzi e Vanigli, entrambi molto esperti e smaliziati di buon rendimentoe personalità. Rincon, Olivieri e Langella sono i loro naturali sostituti.

Col classico centrocampo aquattro, nel ruolo di centrali si giocano due maglie titolari Catinali eSchiattarella come interni destri e De Falco e Camillucci come interni disinistra, con Catinali e De Falco più attendibili per il ruolo di titolari. Sugli esterni, data l’ampia rosaa disposizione ci sono altre due coppie che si contendono il posto: a destral’ex Messina Surraco deve vincere la concorrenza di Soddimo, un giovane scuolaSamp di buona prospettiva, mentre a sinistra Siqueira se la vede conl’estroverso Miramontes, abile nel dribbling e molto tecnico. Caratteristica importante ditutti questi giocatori è che possono giocare su entrambe le fasce con egualeefficacia, permettendo così al tecnico di sviluppare diverse tipologie diattacco. Quando Monaco opta per il4-3-1-2, fa avanzare Schiattarella, giocatore scuola Torino, nel ruolo ditrequartista, data la sua buona abilità tecnica e capacità di giocare tra lelinee, e alle sue spalle allinea da destra a sinistra Catinali, Camillucci e DeFalco, che hanno il compito di uscire anche a contrastare gli esterni avversariche avanzano, aumentando un po’ il loro canonico raggio d’azione.

Le due punte titolari, come giàaccennato all’inizio, sono Mastronunzio e Nassi, due giocatori prestanti nelfisico e potenti, forti nel gioco aereo, generosi e combattenti, mobili epericolosi sotto porta.Come terzo attaccante c’è un vecchio“amico”, Roberto Colacone, che lo scorso gennaio era giunto a Bergamo arafforzare l’Albinoleffe, dando il suo valido contributo per la clamorosacavalcata che ha portato la Celeste ad un soffio dalla serie A.

 

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