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Società

La pulce nell'orecchio

  • Pubblicato in Società

di Cesare Malnati


Altra lavata di capo in vista per l’AlbinoLeffe. Laprevedibile sconfitta a Parma è puntualmente arrivata (1-3), ma non è questo ilpunto. Troppo nervosismo, a dimostrazione che il gruppo vive un momentotutt’altro che tranquillo. E i nervi scoperti non conducono lontano. Chebisogno c’era di finire la partita in nove per due espulsioni (con lo strascicodi squalifiche, eccetera)? Dopo ch’erano stati ammoniti Serafini, Cellini Luonie Carobbio, lo stesso Luoni, all’89’, s’è fatto cacciare, anche se il difensore– autore, fra l’altro, di un’ottima prova – è il meno colpevole, essendointervenuto con un fallo tattico. Ma, nel recupero, s’è visto Cristiano, dapoco subentrato a Previtali, inseguire e metter giù Zenoni inutilmente, allabandierina. Non era finita, in quanto il secondo “rosso” lo beccava a centrocampo Ruopolo, che di solito prende, incarta e porta a casa in silenzio. Senzaentrare nel merito delle ragioni e dei torti, infiocchettare le sconfitte, chegià bruciano, con accessori disciplinari denota una situazione problematicagenerale. La squadra, in campo, ha pareggiato il primo tempo, sia nel risultato(1-1) che nel gioco. Discreto inizio, all’apparenza, vanificato dal gol, al 18’, di Paloschi. Ma poi s’erarealizzata una reazione, sotto forma della sciabolata vincente da fuori diMadonna jr (al secondo successo personale). Questo ragazzo ha tiro, corsa eforza nelle gambe, gli manca l’uno contro uno, tuttavia è già un buongiocatore. Be’, si va all’intervallo così, con Narciso al posto dell’infortunatoCoser. La ripresa non comincia neanche malaccio. Cellini, anzi, potrebbesegnare. Crolla tutto al quarto d’ora, col gol di Budel. Si dovrebbe salire incattedra, per rimediare, ma non se ne parla neanche e del resto il Parma micasi lascia rimontare. Anzi, gli emiliani allungano con Lucarelli (Alessandro, ilpiù famoso Cristiano è rimasto in panchina) e poi minacciano la goleada. Forseper questo gli animi si sono accesi. Comunque: anche se non contraddistinta dalmassimo della determinazione, la prestazione, in se stessa, va pure accettata,tenuto conto dell’importanza dell’avversario e delle assenze di Conteh ePerico. Tatticamente poco e niente da eccepire. Resta la preoccupante questionecomportamentale, che smaschera i problemi del gruppo. Infatti, senzal’avventurosa vittoria di sabato l’altro col Modena, da ormai sette gare non sibatterebbe un chiodo. Servirà l’agognata fine del mercato?

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