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Zanica – Barcellona solo andata

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Fino a dicembre è stato allenatore degli Esordienti B dell’AlbinoLeffe,adesso volerà in Spagna dove aprirà un locale: Amedeo Baldizzone è pronto acambiare vita visto che la prossima settimana si trasferirà con la moglie Wilmaa Premià, un paesino a 20 kmda Barcellona. Dal pallone alla pizza per lui il passo è stato breve soprattuttoperché si realizza un desiderio dettato dal cuore.

“Due dei miei tre figli (Filippo 29 anni e Alice di 25,mentre il secondo, Alessandro, di 27 rimarrà a Bergamo)  – dice "Baldo" – vivono a Barcellona da seianni così mia moglie e io abbiamo deciso di raggiungerli. Da un lato c’èquesta volontà, dall’altro c’è la mia voglia di tornare a vivere in una cittàdi mare e per un genovese purosangue come me è un piacevole ritorno alleorigini”

Sei mesi all’AlbinoLeffe:cosa rimane di questa esperienza?

"Per me si è avverato un sogno, anche se ho potuto viverloper poco tempo. Un grande ringraziamento va alla società e al responsabile delsettore giovanile Enzo Donina che dopo 23 anni di calcio dilettantistico, gliultimi sei indimenticabili a Casazza, mi ha dato la grande chance di tornaretra i professionisti. Una possibilità che invece in passato mi era stata negata…"

Qualche sassolino datogliere dalla scarpa?

"Beh, ho fatto tutto il settore giovanile dell’Atalanta, hoesordito in serie A e dopo aver vestito le maglie di Piacenza, Forlì e Cagliariho terminato la carriera in nerazzurro. Pensavo ci fossero i presupposti perrestare nell’ambiente atalantino con un incarico all’interno del vivaio einvece purtroppo così non è stato, nonostante ci fosse più di una speranza".

Ma adesso la nuovaavventura si chiamerà “Pizzeria Porta Nuova”…

"Mia moglie ha voluto dare questa denominazione in onore diBergamo e siamo stati anche fortunati poiché il vocabolo “pizzeria” rientra neldizionario della Catalogna. In quella zona, infatti, nelle insegne va inseritoalmeno un termine contemplato in esso altrimenti l’attività non può essereavviata".

Di cosa vi occuperete?

"Io farò il pizzaiolo mentre lei si dedicherà allespecialità bergamasche, dalla polenta ai formaggi fino al vino".  

E all’inaugurazioneavrete anche un ospite d’onore…

"Il direttore generale ed ex giocatore del Barcellona TxikiBeguiristáin. Ma la cosa particolare è che lui stesso ha chiamato il mio futuroconsuocero (uno dei 164.000 soci da generazioni del club blaugrana, ma uno deicirca 100 che hanno di diritto l’accesso al Camp Nou) che conosce molto bene, per chiedere se poteva essere invitato. Una cosa del genere ovviamente in Italianon si verificherebbe mai. Faccio fatica ad immaginare Galliani che chiama qualcunoper partecipare all’inaugurazione di un locale. In Spagna invece un calciatore, o comunque un personaggio pubblico, viene consideratosemplicemente un privilegiato e non di certo un extraterrestre. Lo scorso annomio figlio frequentava un locale nel quale cenavano di frequente Messi,Ronaldinho e Bojan, ma i tre campioni lo potevano fare tranquillamente, senza essereassillati dalle richieste di fotografie o autografi".

Sintomo di unacultura radicalmente differente dalla nostra…

"Gli iberici sono molto diversi da noi e rimanendo nell’ambitoprettamente calcistico posso portare altri esempi. L’accesso e il deflusso inoccasione della gare interne del Barcellona avviene in pochi minuti, non cisono tornelli, non vengono introdotti striscioni e le uniche protezioni tracampo e tribune sono due reti dietro alle porte più che altro per proteggeregli spettatori dai palloni. Inoltre l’unica frangia di tifo organizzato è statabandita dall’attuale presidente Laporta mentre la sola forma di contestazione èla “pañolada” cioè il tipico sventolio di fazzoletti bianchi".

E la sfidaBarcellona-AlbinoLeffe potrebbe non essere fantacalcio…

"Visto che non sono riuscito a portare a termine la stagionecon i miei ragazzi vorrei organizzare un’amichevole con i pari età spagnoli dagiocare naturalmente a Barcellona. Per ora è un altro sogno, ma farò tutto ilpossibile affinché si possa concretizzare".


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