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L'erede di SuperPippo

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Pubblichiamo l'articolo che il Guerin Sportivo, in edicola questa settimana, ha dedicato all'attaccante della Primavera Giacomo Beretta.

Un piccolo record, intanto. E’ il più giovane calciatore a essere stato finora inserito nella distinta dei diciotto in serie B. Non poteva essere diversamente perché non sono molti i 16enni pronti per una partita del torneo cadetto: sono bastati pochi mesi all’allenatore dell’Albinoleffe, Armando Madonna, per capire che Giacomo Beretta era uno di questi. Il giovanissimo bomber della sorprendente Primavera di Giorgio Gatti ha tagliato anche questo traguardo nel suo esaltante 2008: il 18 ottobre scorso era seduto sulla panchina dell’Azzurri d’Italia in occasione della gara tra Albinoleffe e Vicenza, valida per la 9a giornata di B. "Non me lo sarei mai aspettato, risultato a parte (un’inaspettata sconfitta per 4-0, ndr), è stata una giornata indimenticabile – racconta Beretta -. Anche se non ho esordito, è stato qualcosa di eccezionale perché sono solo un ragazzo di 16 anni".
Gli ultimi mesi sono stati davvero un fiume in piena per il giovanissimo attaccante nato a Varese il 14 marzo del 1992 e cresciuto nel Bosto, la squadra del paesino di Capolago: in estate il trasferimento dalla squadra della sua città all’Albinoleffe, poi in rapida successione le prodezze in Primavera, con qualche fine settimana da stakanovista del gol (cioè in campo e a segno anche la domenica mattina con gli Allievi Nazionali), la chiamata in prima squadra, le convocazioni in azzurro con Under 19 e Under 17 (dove ha realizzato 5 reti nel torneo di Minsk disputato a gennaio). E adesso anche il forte interessamento del Genoa. "Ogni volta che va in campo, segna" dice di lui Claudio Vertova, ex difensore di Lazio, Atalanta ed Empoli, ora responsabile dell’area tecnica della Primavera dell’Albinoleffe . "E’ quel genere di attaccante che uno stopper non vorrebbe mai marcare perché dà l’impressione di essere assente dalla partita, ma poi lo perdi un secondo e rivedi la palla alle spalle del tuo portiere".
Punta centrale nel 3-4-3 di Gatti, Beretta è guidato da un innato fiuto del gol e favorito da un fisico molto compatto. E’ alto un metro e 83 e pesa 74 chili. A Bergamo sperano di aver scoperto un nuovo Pippo Inzaghi, che ha segnato il primo gol da professionista in C1 con il Leffe (sei anni prima che la fusione con l’Albinese desse vita all'attuale sodalizio) ed è stato capocannoniere in A con l’Atalanta. Molto gettonato anche il paragone con Bobo Vieri, altro bomber con molti legami bergamaschi. Nell’attesa, Beretta ha garantito alla Primavera un girone di andata da protagonista con 7 gol in 12 partite: i baby dell’Albinoleffe sono terzi, alle spalle di Chievo e Inter, davanti a corazzate giovanili come Udinese, Atalanta, Brescia e Milan. E Giacomo si è esaltato soprattutto con le grandi: un gol al Milan e due all’Inter in campionato, una doppietta in amichevole alla Juventus. Ma Gatti lo sprona a essere ancora più determinato: "Deve affrontare gli allenamenti con la cattiveria e la tensione che mette in partita. Solo così potrà compiere un ulteriore salto di qualità", dice il tecnico della Primavera, noto per la sua esigenza. Per farlo dovrà lottare anche con il suo carattere molto sereno, quasi serafico. A fargli compagnia nella sua prima avventura lontano da casa ci sono altri due ragazzi cresciuti nel vivaio del Varese, prelevati dall’Albinoleffe l’estate scorsa: Davide Amadori e Donato Disabato. Vivono insieme nella “Casa del giovane” di Bergamo, la mitica struttura che ospita anche le promesse dell’Atalanta, dove spesso passa a trovarli un altro varesino, acquistato pochi mesi fa dall’Albinoleffe: Francesco Luoni, 20 anni, difensore della prima squadra. Lì dove, continuando a bruciare le tappe, Beretta potrebbe diventare sempre più utile.

Stefano Scacchi

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