La pulce nell'orecchio
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di Cesare Malnati
La vittoria in rimonta di ierisera dell’AlbinoLeffe (2-1) sulla Triestina avversaria diretta, praticamenteraggiunta in classifica, è stata voluta fortemente da tutto il gruppo(giocatori e staff tecnico), che dà l’impressione d’avere definitivamente realizzatoche partecipare ai play off per la promozione in serie A è cosa davveropossibile. Per rovesciare la gara c’è voluta molta pazienza, a conferma che nelcalcio funziona così: prima di tutto niente cappellate e poi si può trovare ilmodo di piazzare il colpo risolutore. Un paio di sbavature, per la verità, laretroguardia della Celeste le aveva fatte registrare durante un primo tempo unpo’ contratto e infatti, dopo aver fallito un’opportunità con Gabionetta allamezz’ora, era puntualmente pervenuta la punizione sotto forma di vantaggiogiuliano con l’esterno sinistro Cia, abile appunto a sfruttare un errore dipiazzamento. La maturità e la buona condizione fisica dei padroni di casa sonouscite dopo l’intervallo, senza bisogno che mister Madonna modificassel’assetto di una formazione scesa in campo con Gabionetta quarto centrocampistaa sinistra, un Gabionetta a lungo indisponibile a entrare in partita. Si dicevache è servita pazienza: sì perché la sostituzione di quest’ultimo con Cisse eradietro l’angolo, ma effettivamente il brasiliano piano piano è parso scuotersisicchè il tecnico ha preferito aspettare prima di privarsi del sempre possibileuno contro uno del fantasista. Agendo con calma, le cose si sono aggiustate edè venuta a galla una delle individualità, quella di Ruopolo, che fannodell’AlbinoLeffe una delle prime otto della categoria dal punto di vista deivalori tecnici. La gara, con due colpi, l’ha girata appunto Ruopolo, primafacendo la sponda sul pareggio di Carobbio e infine segnando personalmente ditesta. Non era finita, perché la Triestina – pur con molte assenze – ha trovato la forza direagire e, se vogliamo ben guardare, i seriani in questa fase sono piaciutipoco, essendosi eccessivamente abbassati (insufficiente possesso palla). Peròveri e propri rischi non se ne sono corsi. Riassumendo: successo meritato esignificativo. Ora bisogna continuare ad avere pazienza. L’obiettivo è aportata di mano, ma si lotterà fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata.Quindi non è che d’ora in poi bisogna vincere tutte le partite. E attenzione aitrabocchetti che qualcuno potrebbe seminare lungo la strada.