logo albinoleffe

Società

L'avversario visto dalla panchina

  • Pubblicato in Società

di Andrea Bruniera



Si torna al calcio giocato, dopola terribile tragedia che ha colpito l’Abruzzo, e le velate polemiche che haprovocato lo slittamento delle gare.

Seconda trasferta consecutiva perla Celeste che dopo la sconfitta di Mantova va a far visita alla Salernitana,che ha nuovamente cambiato allenatore, allontanando per la seconda volta instagione Castori e chiamando Fabio Brini, già lo scorso anno sulla panchinagranata verso la fine della stagione. Salernitana che dovrà sopperireall’assenza di quattro giocatori squalificati e alcuni infortunati e checercherà inevitabilmente di indirizzare la gara su fattori agonistici elevati,aiutati anche dall’ambiente, notoriamente “caldo”, quando si tratta di giocarepartite da ultima spiaggia.

L’avvento di Briniinevitabilmente amplifica le possibilità di variazioni tattiche e rendedifficile anticipare il tipo di squadra che sabato dovremo affrontare,lasciandoci spaziare nel mare delle ipotisi, soprattutto per ciò che riguardacentrocampo e attacco.

A gennaio la Salernitana haacquistato dalla Lazio il portiere Berni, giocatore affidabile e sicuro, che haportato benefici all’intero pacchetto arretrato granata. La linea difensiva dovrebberimanere a quattro, con la conferma sugli esterni di Russo a destra e Marchese oCardinale a sinistra, mentre la coppia centrale cambierà sicuramente data lasqualifica inflitta a Kyriazis e Fatic. Sono comunque pronti al rientrosia Fusco che Peccarisi, entrambi titolari fissi fino a poche settimane fa,quindi il reparto paradossalmente potrebbe fortificarsi anziché indebolirsi inconseguenza delle squalifiche.

Entriamo ora nel campo delleipotisi parlando del centrocampo e dell’attacco. Supponiamo un modulo 4-1-4-1 o4-3-3 che dir si voglia. Ci potrebbe stare un centrocampistabasso davanti alla difesa, di interdizione, e potrebbe farlo Coppola, e davantia lui una linea di 4 c.c. tra i quali i due esterni molto offensivi, comeScarpa e Iunco, con Soligo terzo incomodo, e due interni bravi tecnicamente e negli inserimenti senza palla comeCiaramitaro e Tricarico. L’unico attaccante puro sarebbe in questo caso Ganci,ricordando le assenze forzate di Fava e Di Napoli.

Se ipotizziamo il classico 4-4-2,potrebbe essere sacrificato Coppola in mezzo al campo e troveremmo quindi Ciaramitaroa far coppia con Tricarico, mentre sugli esterni avrebbero le maggioripossibilità di partire titolari Scarpa e Soligo. In questo caso le due puntesarebbero Ganci e Iunco.

Infine prendiamo in esamel’ipotesi che Brini intenda giocare con due punte e un trequartista quindi conun 4-3-1-2.

Il sacrificato rispetto allaprima ipotesi sarebbe un esterno, probabilmente Scarpa e dietro le due punteGanci e Iunco, potrebbe agire Merino, un giocatore sconosciuto arrivato agennaio, rapido e agile. Il centrocampo a tre col vertice basso rimarrebbeformato da Coppola centrale, Ciaramitaro a destra e Tricarico a sinistra.


Questo sito web utilizza cookie per gestire, migliorare e personalizzare la tua esperienza di navigazione. Per maggiori informazioni su come utilizziamo i cookie e su come rimuoverli, consulta la nostra politica sui cookie. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.