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Società

La pulce nell'orecchio

  • Pubblicato in Società
di Cesare Malnati

Troppe disattenzioni e troppi errori in fase difensiva equindi l’AlbinoLeffe a Salerno ha perduto (2-4) una partita che del resto eracomplicata in partenza. Pur molto rimaneggiata fra squalifiche (ben quattro) einfortuni, la squadra di casa, in fondo alla classifica, doveva vincere e perottenere questo risultato non aveva altra soluzione che puntare tutte le suecarte sull’aggressività. Così s’era previsto in sede di presentazione e così èstato. Ma la Celestec’ha messo molto del suo, sicchè la sconfitta è meritata. I campani hannocominciato a mille all’ora, trovando subito il gol per merito di Iunco, con laretroguardia ospite mal schierata. Un avvio simile è un bel problema, però lareazione dell’AlbinoLeffe si manifesta discreta, con Cellini che prima sfiorail pareggio e poi (34’)lo realizza, anch’egli approfittando della distrazione altrui. Bisognerebbestare molto attenti, invece altra fesseria e Ganci (41’) riporta avanti la Salernitana, che nelfrattempo aveva smarrito per infortunio Iunco per un certo peruviano Merino,pressoché al debutto, che nella ripresa farà faville. Questo Maradona delleAnde, un folletto che si muove in assoluta sintonia con la palla costantementeattaccata al piede, inizia subito, dopo l’intervallo, a far disperare, mentrela panchina biancoceleste risponde alla mossa cambiando Garlini con Gabionetta,senza poter immaginare che Garlini sarebbe stato molto utile di lì a poco.Appunto due minuti dopo la difesa seriana si fa infilare e Ganci fugge verso larete: Narciso lo mette giù, segue rigore ed espulsione. Gara finita? No, perchéCoser (dentro per il flemmatico Serafini) para su Scarpa e Ruopolo (cross diMadonna) con un improbabile colpo di testa pareggia ancora. A questo puntosarebbero servite due possibilità di cambio e non una sola. Sì, perché eraindispensabile riportare la disastrata retroguardia da tre(Madonna-Gervasoni-Renzetti!) a quattro e questo il tecnico ha fatto mettendoPerico per Cellini. Ma ci sarebbe voluta pure maggior protezione a centrocampoe avere Caremi inutilizzato in panchina non poteva che rivelarsi uno spreco.Infatti, dopo la mezz’ora, Ledesma (appena entrato per Ciaramitaro) trova lavia spianata e fa il 3-2, modificato nel 4-2 conclusivo da quel Merino chesegna straordinariamente da metà campo. Immaginatevi la festa al peruvianodegli espansivi campani, che hanno inopinatamente trovato un idolo. La cronacadice tutto, inutile aggiungere particolari commenti. Per salvare la pelle, cisarebbe voluto più mestiere ma soprattutto più attenzione e più determinazione:la Salernitanaha voluto maggiormente vincere e ha vinto. 

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