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Società

L'opinione

di Ildo Serantoni


Il buon Mindo deve provare un gusto particolare a darsi martellate sugli zebedei. Oppure a far credere cose che non pensa. Nella sua nota tecnica, pubblicata ieri su questo sito, afferma che giudicherebbe un fallimento il mancato accesso ai playoff. Non è possibile che abbia in testa un’idea del genere. Fallimento? Ma vogliamo scherzare? D’accordo che l’AlbinoLeffe da più di un mese è lì in zona, ma non si deve dimenticare quali erano gli obiettivi della scorsa estate. Li vogliamo ricordare? Un buon campionato, lontano dalle spire del fondo classifica, e il lancio di qualche giocatore. Già ora possiamo affermare che entrambi sono stati centrati. Il campionato, più che buono, è addirittura eccellente, comunque si concluda. E di giocatori messi in vetrina ce ne sono parecchi: Renzetti, Luoni, Laner, Geroni, Perico, Madonnino, gli stessi Ruopolo e Cellini i quali erano già conosciuti ma sono ancora da considerare giovani in crescita. E allora, perché giudicare un fallimento un eventuale ottavo-decimo posto, caro Mindo, pure tu giovane allenatore sulla rampa di lancio? Forse l’obiettivo delle dichiarazioni madonnee è un altro: una sorta di stimolo lanciato al gruppo con l’intento di tenere su le antenne e giocarsela fino in fondo. Se è così, e se il tecnico è convinto che sia funzionale al risultato che ha in testa, tanto meglio. Ma il giudizio del critico non può tener conto delle logiche interne al gruppo. E, da esterno, il critico ha in mano già oggi tutti gli elementi per promuovere a pieni voti l’AlbinoLeffe 2008-09, il suo gioco, la sua autorevolezza, la sua guida tecnica, la sua condizione societaria. Proprio partendo da queste considerazioni, che non debbono essere fonte di appagamento ma soltanto di serenità. la squadra guardi al futuro immediato con il proposito di dare il meglio da qui a fine maggio. Può essere utile a tutti, a cominciare dai giocatori che hanno un mercato. Se poi servirà anche a chiudere nei primi sei, sarà un mezzo trionfo.

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