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La pulce nell'orecchio

  • Pubblicato in Società
di Cesare Malnati 



Prestazione onesta e razionale, oltre che all’altezza siatecnicamente che agonisticamente, da parte dell’AlbinoLeffe, che, offerta algioco addirittura a otto contro uno, ha espugnato quasi senz’accorgersene ilcampo di un Livorno ancora aggrappato al terzo posto in classifica machiaramente in grossa difficoltà dal punto di vista fisico. Sapendolo, ilabronici – che a fine gara hanno esonerato l’allenatore Acori – avevanoinfatti cominciato la gara a tutta birra per chiudere subito la pratica. Sicchèpalla-gol immediata per Pulzetti e una ventina scarsa di minuti a buon ritmo,con diverse conclusioni. Ma la benzina è finita presto, con l’AlbinoLeffe cheha costantemente mantenuto un atteggiamento d’attesa, affidando per lo più aCisse, al quale è difficile portar via palla, le proprie iniziative. Dopol’intervallo i padroni di casa ci riprovano blandamente e al 12’ mandano incampo Diamanti per capitan Tavano. Il fantasista tenta d’accendere la luce e,al 18’, colpisce pure un palo a portiere battuto, ma il Livorno s’innervosiscecon i vari Filippini e Perticone (entrambi espulsi nel finale) e non va oltreuno sterile predominio territoriale. Invece, dall’alto dei suoi nerviultradistesi, la Celeste, irrobustitasi a inizio ripresa con Garlini in luogodi Cellini, pian piano si fa vedere fino a segnare il gol della vittoria, al34’, con Perico, poco dopo l’ingresso di Sau per Cisse. E per i tirreniciscende la notte fonda. Questo successo degli uomini di mister Madonna, proprioora che l’obiettivo play off è sfumato, pare venuto apposta per alimentarerecriminazioni che tuttavia hanno poca ragione d’essere. Al contrario, sitratta della conferma di un ottavo posto, che è quello competente, migliorabileforse di una posizione o due. Contava, in una trasferta del genere con glistimoli inevitabilmente ridotti al lumicino, dimostrare d’esser capaci di tenerinsieme i giocatori offrendo una prova dignitosa anche per l’immagine dellasocietà. Questo è quanto puntualmente accaduto. In  prospettiva futura, sta facendo, in questa fase finale dellastagione, una buona esperienza Luoni, schierato anche ieri al centro dellaretroguardia al fianco del veterano Gervasoni. Lo stesso dicasi per Previtali,da tempo promosso titolare a centrocampo, e per Cisse, che, sull’esterno sinistro,è ormai giocatore fatto. Ora la stessa concentrazione va mantenuta fino asabato prossimo, quando arriverà a Bergamo l’Ancona di mister Salvioni, squadraalla disperata ricerca di punti per salvarsi. Un regalo, dovuto all’aria divacanze, sarebbe uno sgarbo alle sue contendenti, non contemplato dalle leggidello sport.

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