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Società

La pulce nell'orecchio

  • Pubblicato in Società
di Cesare Malnati


Fra il 3-1 di Cisse, realizzatobrillantemente a metà ripresa sugli sviluppi di una ripartenza tre contro due,e il risultato finale, addirittura rovesciato a favore dell’Ancona (all’AtletiAzzurri d’Italia, non nelle Marche), ci stanno tre gol  subìti dall’AlbinoLeffe che risultanodecisamente indigesti. Se s’aggiunge che, in conseguenza di ciò, i dorici hannoevitato la retrocessione diretta ai danni del Pisa, superato in extremis sulproprio campo dal Brescia, si capisce quanto questa sconfitta sia antipatica.Purtroppo la stessa cosa si verificava contemporaneamente ad Ascoli, dove ilLivorno, in lizza per il terzo posto, perdeva 2-1 a una manciata di minutidalla fine e ha vinto 3-2 contro un avversario non motivato, comel’AlbinoLeffe. Simulazioni di partite combattute? Mancano le prove, tuttaviaogni fine stagione – in Italia diversamente che in Inghilterra, Germania,Francia e Spagna – assistiamo dappertutto a gol ridicoli con difensori che siperdono improvvisati bomber sotto gli occhi osannanti di narratori alla buona oche fanno finta di non capire. L’importante è che il giocattolone non si rompa:dunque, avanti così. Di AlbinoLeffe-Ancona che dire? Come premessa, quando innovanta minuti saltano fuori sette gol e almeno una quindicina d’occasionissimenon c’entusiasmiamo affatto, a differenza dei vari radio e telecronisti di cuisopra, che giustamente vendono il proprio prodotto (con eccessiva eccitazione).Significa che si gioca senza testa. Nel secondo tempo di ieri le squadre eranolunghissime e non si capisce perché all’improvviso quelli dell’AlbinoLeffe, peresempio, di solito molto attenti nel mantenere le misure, abbiano lasciatoperdere le più elementari regole tattiche. Può darsi pure che sia stata laclassica ricreazione di fine anno, considerato che il punteggio era favorevole,oppure la smania del singolo di fare gol, fatto sta che in meno di mezz’ora siè passati inconcepibilmente dal 3-1 al 3-4. I limiti dell’Ancona sono quelliche smaschera la sua classifica. Lo si era capito dall’inizio, con gliadriatici in bilico fra l’obbligo di far la partita e gli ovvi rischiderivanti: palla-gol di Cellini, risposte di Colacone e Mastronunzio, gol diRuopolo, raddoppio mancato da Cellini e subito dopo da Cisse, botta e rispostaancora prima dell’intervallo Cisse-Colacone. Poi l’incredibile: in rapidasuccessione, palo esterno di Cisse, palla-gol di Colacone, 2-0 di Perico, 2-1immediato di Colacone, quasi gol dell’Ancona, sul rovesciamento 3-1 di Cisse,subito 3-2 (Mastronunzio). E l’AlbinoLeffe scompare. Sicchè prima De Falco einfine Rizzato, al 45’preciso, compiono l’opera d’arte, mentre nella curva ospite volano i telefoniniperché in Toscana anche il Brescia ha segnato (e il Pisa, del mio vecchio idoloBruno Giordano, perduto).

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