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"Dal prossimo anno la tessera dei tifosi per tutti"

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"Tutte le società devono introdurre la 'Tessera del tifoso' possibilmente per l'anno prossimo". Il ministro dell'Interno Roberto Maroni si augura che tutte le società adottino la carta del tifoso. Il titolare del Viminale ha partecipato oggi a Milano alla presentazione di 'Siamo noi', la carta del tifoso dell'Inter che consentirà di assistere alle partite in casa e in trasferta anche in caso di provvedimenti restrittivi, oltre a offrire una serie di servizi e agevolazioni commerciali, visto che potrà essere utilizzata come carta internazionale di pagamento prepagata e ricaricabile. 

TUTTI ADOTTINO LA CARTA - "Nelle prossime settimane - ha detto Maroni - voglio incontrare i presidenti delle squadre A e B perché tutte le società devono introdurre la 'Tessera del tifosò possibilmente per l'anno prossimo, e chi lo farà avrà delle facilitazioni, ad esempio avrà la possibilità che i propri tifosi possano andare a tutte le trasferte". Lo stadio dovrà ritornare un luogo di sport e non di guerriglia, come spesso accaduto in passato. "Questa è un'iniziativa - ha aggiunto il ministro - che noi sosteniamo fortemente come ministero perché chi va allo stadio non deve temere dei problemi, magari di vedere un motorino lanciato dagli spalti come è accaduto, ma deve andare a vedere tranquillamente una partita di calcio".

INCENTIVI E RESTRIZIONI - La linea del Viminale è chiara. "Tutti devono capire - ha spiegato Maroni - che verranno premiate le società che investono in sicurezza, mentre chi non intende farlo, dovrà affrontare misure molto restrittive. Se tutti avranno la carta del tifoso, l'attività dell'Osservatorio nazionale sulla manifestazioni sportive sarà ridotta al minimo e saranno garantite le condizioni di massima sicurezza". Linea dura contro certe frange del tifo. "Mi dicono che alcune tifoserie sono contrarie e che addirittura vogliono organizzare una manifestazione. Chi è contro questa tessera è contro la sicurezza e con me avrà vita dura. Si deve passare sempre di più dalla responsabilità oggettiva a quella personale, questo è il nostro obiettivo. Si deve parlare di sport, la notizia deve essere dentro il campo e non fuori".

fonte: repubblica.it

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