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L'avversario visto dalla panchina

  • Pubblicato in Società
di Andrea Bruniera

La Triestina è cambiataabbastanza rispetto all’anno scorso e si è comunque rafforzata in ogni reparto,avendo inserito giocatori esperti e di categoria. Anche l’allenatore è cambiato, edora sulla panchina alabardata siede, Luca Gotti alla sua seconda stagione inserie B dopo la sfortunata esperienza di Treviso dello scorso campionato.

4-4-2 con qualche variabile cheriguarda la posizione dei due attaccanti e dei due esterni di centrocampo, è ilmodulo tattico portato avanti da Gotti dall’inizio della stagione, modulo cheha permesso una partenza molto positiva, e una flessione nelle ultime partite, anche a causa di una serie diinfortuni a giocatori importanti, che ha portato ad un deficit di risultati edi prestazioni, tanto da mettere in discussione il tecnico veneto.

Agazzi è il portiere titolaredella squadra alabardata, molto aggressivo ed esplosivo, abile nell’attaccopalla, sia alta che bassa, tra l’altro già acquistato dal Cagliari comepossibile sostituto di Marchetti.

La linea a quattro titolareprevede Nef a destra e Sabato a sinistra, entrambi ottimi in fase di spinta enel gioco aereo, molto resistenti e tatticamente attenti nelle diagonali echiusure difensive. Nef è assente da qualchesettimana e non dovrebbe rientrare nemmeno contro la Celeste, perciò al suoposto potremmo trovare il giovanissimo Brosco, classe ’91, già utilizzato concontinuità anche nel ruolo di centrale, o D’Ambrosio, altro giovanespecializzato come esterno. L’alternativa a sinistra è datada Magliocchetti, difensore scuola Roma che si è un po’ perso nelle ultime duestagioni a Cagliari, dove ha trovato pochissimo spazio, o dal paraguaianoCrovetto, arrivato quest’anno alla corte di Gotti. La coppia di difensori centralipiù attendibile è formata da Cottafava e Scurto, abbastanza macchinosi e lenti,ma quasi insuperabili nel gioco aereo, due giocatori che badano molto al sodonon disdegnando di spazzare l’area alla minima difficoltà, senza fare tanticomplimenti. Come accennato prima, il ruolo dicentrale difensivo lo può fare anche Brosco, oltre all’esperto Sabato che dallafascia è stato spostato centrale in alcune occasioni di emergenza.

La coppia di centrocampisticentrali, molto tattica e ordinata che dà molto equilibrio e filtro al giocooffensivo della Triestina è formata dall’ex Treviso, Gissi, che il mister hafortemente voluto con sé dopo l’esperienza dell’anno scorso, e da Princivalli,molto importante perché abilissimo nel gioco aereo e punto di riferimentocostante sui rilanci lunghi del portiere che vanno puntualmente a cadere nellasua zona di competenza. Pani è il terzo incomodo, bravotecnicamente e dotato di dinamismo e visione di gioco, che sta trovando econtinuerà a trovare parecchio spazio non solo subentrando ai compagni, ma anchegiocando come titolare. Cossu è un giocatore moltoduttile di ottima qualità tecnica che può svolgere tutti i ruoli delcentrocampo, sia da centrale che da esterno, e all’occorrenza anche da secondapunta, un giocatore che quindi fa molto comodo a mister Gotti che lo fa girarein base alle proprie esigenze quasi sempre subentrando a partita in corso. Gli esterni di centrocampo inrosa sono diversi, perché il ruolo comunque porta ad un dispendio energeticonotevolissimo e sono i più soggetti ad essere sostituiti. L’esperto Tabbiani, inesauribilenella corsa, molto generoso e tatticamente importante per la squadra sembra ilpreferito sulla destra anche se sabato scorso è uscito per un piccoloinfortunio non ancora smaltito completamente, che potrebbe pregiudicarne lapresenza in campo sabato prossimo. Pronto a sostituirlo c’èl’estroverso Volpe, veloce, agile e tecnico, o il giovane scuola InterSiligardi, anch’egli veloce e potente dotato di un gran tiro anche dalladistanza. Sulla sinistra la concorrenza èmeno agguerrita perché Testini è sempre una garanzia, l’ex Albinoleffe rimaneinfatti uno dei punti di forza della squadra con la sua dinamicità e bravuranel dribbling e nel creare superiorità numerica, oltre che nelle chiusure arete.

Discorso a parte per Sedivec,giocatore offensivo che può partire da esterno o da seconda punta, digrandissima qualità tecnica oltreché fisica, ma che sembra sempre un po’incompiuto, perché da l’impressione di poter essere molto più determinante edecisivo di ciò che è.

Gli attaccanti di questa squadrasono Godeas e Della Rocca. Godeas è rientrato a casa dopopochi anni di Mantova ed è sicuramente motivatissimo nel far bene tra le muradi casa. E’ un giocatore di grandegenerosità e rendimento, bravissimo nella protezione di palla e nel giocoaereo, con grande fiuto del gol.

Della Rocca, non si sa ancora sesarà della  partita, è anche lui unottimo finalizzatore sia nel gioco aereo che in acrobazia; ottimo fisicamente enell’attaccare la profondità. Formano insieme un’ottima coppiadi attaccanti per il campionato cadetto, anche se a volte vengono divisi perscelta tecnica, e Gotti inserisce alle spalle di uno dei due una seconda puntapiù agile e dinamica, come Figoli, o il sopraenunciato Sedivec. Alternativa in questo ruolo vienedata anche da Stankovic, giocatore veloce e di grande qualità tecnica che haun’ottima occasione per mettersi in evidenza e confermare tutte le belle coseche si stanno dicendo su di lui dagli addetti ai lavori.

 

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