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Società

La pulce nell'orecchio

  • Pubblicato in Società
di Cesare Malnati


Perduta (1-2) ad Ancona una di quelle partite in cui pare che ogni cosa giri per il verso giusto al punto da non doversi neppure sbattere troppo per far risultato. Al contrario, proprio perchè è troppo facile, ci rimetti le penne. Dopo 48 secondi l'AlbinoLeffe era già in vantaggio con Ruopolo in mischia, conseguente a corner. E successivamente, sull'1-1, l'Ancona, al 3' della ripresa, è rimasto in 10, per l'espulsione del terzino sinistro Zavagno, per fallo da ultimo uomo, al limite dell'area, su Cellini lanciato a rete. Invece di vincere, i seriani - dentro in rapida successione Cisse per Bergamelli, Passoni per Bombardini e Torri per Laner - sono stati superati. E' accaduto al 27', presi d'infilata da un'azione conclusasi con un taglio risolutivo di Miramontes. Un altro errore era stato commesso in precedenza, all'11' p.t., allorchè i padroni di casa avevano pareggiato di forza con un colpo di testa del colosso Gerardi. Nell'occasione, visto che era stato appositamente schierato l'altro gigante Cioffi per ostacolare il centravantone, era sorta spontanea la seguente domanda: ma come, mettiamo in campo uno proprio per disinnescare il gioco aereo di Gerardi e quello, acrobaticamente, ci fa subito gol? Naturalmente è più una sfiziosa curiosità che una critica, perchè sono cose che succedono.

Veniamo alla prestazione, dopo aver annotato che Mondonico ha varato una formazione iniziale comprendente tutti e tre i reclutati di recente, cioè Bernardini, come regista, Bombardini, come interno, e, appunto, Cioffi. Una così alta percentuale d'innesti  va assorbita. Per la verità, sarebbe andato già strettino il pareggio. Nel primo tempo, il predominio tecnico-tattico biancoceleste è stato notevole, con due occasionissime (una specie d'autopalo dell'ex bresciano Milani e una traversa di  un Perico con tanto di fascia da capitano). Poi una sciocchezza stava dando il via libera a Mastronunzio, ma è andata bene. Quando la Celeste è mancata è stato durante la superiorità numerica: manovra lenta e leziosa per non andare da nessuna parte. Anzi, visto che s'è registrata pure la beffa!

La squadra s'è poi scossa nel finale, con palle-gol di Perico e Torri, senza esito. Sicchè, tirando le somme, non si può parlare di gara mal giocata. Però un po' di superficialità c'è stata. Forse - mentalmente  - passare da un tipo d'approccio alla partita rivolto più a non prenderle che a darle (com'è stato finora per via della classifica) a una prospettiva maggiormente esigente ha influito. L'abitudine a un atteggiamento sicuro di sè in due o tre partite dovrebbe consolidarsi, quindi niente drammi. 

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