logo albinoleffe

Società

Giovani calciatori crescono - Alessandro Zambelli

  • Pubblicato in Società
Per i nostri Allievi Nazionali si avvicina a grandi passi il match di domenica 24 maggio contro il Pordenone. Il destino ha messo sulla strada dei nostri giovani calciatori un avversario che per i nostri colori non può avere un significato banale. Questa, però, è un'altra storia. Da conquistare, ora, ci sono i Quarti di finale del campionato di categoria, come ci spiega Alessandro Zambelli.

altAlessandro, iniziamo partendo dalla gara di Ancona. Il margine dopo l'andata era rassicurante, ma la gara di ritorno ha riservato molte sorprese.

"Abbiamo fatto una buona gara. Nella prima parte siamo subito riusciti ad andare sul 3-0; purtroppo gli avversari sono riusciti a recuperare i tre gol di svantaggio. Quindi, nonostante la prestazione soddisfacente e la qualificazione, c'è un po' di rammarico".

Avete dimostrato di avere voglia di vincere fino alla fine.

"Decisamente. Siamo partiti con la mentalità giusta, ovvero quella di non guardare solo alla qualificazione, ma di fare la partita. Dopo aver dominato il primo tempo, abbiamo un po' abbassato l'attenzione e gli avversari ne hanno approfittato".

Avete festeggiato in modo particolare?

"Qualche coro di felicità negli spogliatoi appena terminata la gara, ma poi abbiamo immediatamente iniziato a pensare agli ottavi di finale: sarà di sicuro una doppia sfida molto impegnativa".

Cosa vi ha detto il mister nel dopo gara?

"Sia mister Caccia che mister Zanchini ci hanno fatto i complimenti per il traguardo raggiunto, dicendoci di continuare con questa determinazione e di ricordarci che - comunque - c'è sempre da migliorare".

Immagino che da lunedì stiate pensando solo al Pordenone: che avversario ti aspetti?

"Mi aspetto un avversario sicuramente ostico: arrivati a questo punto è inevitabile incontrare squadre preparate e difficili da affrontare. Sicuramente l'ultima gara disputata dalla nostra Prima Squadra proprio a Pordenone sarà un'ulteriore stimolo per far bene: siamo consapevoli di avere una bella opportunità di rivincita, seppur con un differente significato sportivo".

Anche questa volta giochiamo l'andata in casa: cosa implica? Cambia qualcosa nell'approccio alla gara?

"Il nostro approccio non deve essere diverso: dobbiamo entrare in campo aggressivi, giocare la palla come sappiamo fare senza tenerla troppo e arrivare al risultato da squadra. Il fatto di giocare in casa o in trasferta non deve modificare la nostra mentalità".

Arrivati fino a questo punto, quale diventa l'obiettivo?

"L'obiettivo è quello di arrivare il più lontano possibile in queste finali e metterci tutto l'impegno necessario per provare a raggiungere un traguardo importante. Personalmente, spero di poter contribuire il più possibile a questa causa, facendomi trovare sempre pronto e al servizio del mister e dei compagni. In questi due anni penso di essere cresciuto e per questo mi auguro che anche il mio apporto possa essere maggiore".

Questo sito web utilizza cookie per gestire, migliorare e personalizzare la tua esperienza di navigazione. Per maggiori informazioni su come utilizziamo i cookie e su come rimuoverli, consulta la nostra politica sui cookie. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.