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Pordenone vs AlbinoLeffe 0-0 | Il match report

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Cambiano gli avversari, ma non il risultato: temperamento, personalità e organizzazione scorrono nelle vene seriane anche allo Stadio Bottecchia, dove il Pordenone si trova costretto ad arrestare la sua inesorabile corsa al vertice per merito di un’AlbinoLeffe quasi perfetta, nella seconda frazione più volte vicina al vantaggio. I ravvicinati impegni di campionato non giovano affatto ai due allenatori, chiamati a rinunciare a diverse pedine di peso. Se da una parte Tedino, orfano dello squalificato De Agostini, decide di far rifiatare Arma, Berrettoni e Suciu, vittime di acciacchi, ancor più difficile è la situazione in casa bluceleste: oltre al lungodegente Coser, Alvini deve fare a meno di Loviso, Cortellini, Scrosta e Minelli, oltre a concedere un turno di riposo a Gonzi e Zaffagnini, entrambi affaticati dopo il match contro il Lumezzane. Spazio, quindi, a Guerriera e alla linea verde composta da Nichetti, Anastasio e Davide Mondonico, classe ’97 alla prima presenza da titolare in Lega Pro.

altE' discreta la partenza dei padroni di casa, abili a salire compatti in pressione, impedendo inizialmente all’AlbinoLeffe di proporre gioco. In questo contesto arrivano le uniche due occasioni della prima frazione: al 5’ Mondonico salva su una percussione di Pietribiasi, mentre al 21’ Azzi, imbeccato da Cattaneo, non inquadra la porta da buona posizione. La partita prosegue su ritmi alti. Sul finire di tempo, complice anche un campo stretto e non in perfette condizioni, cresce il nervosismo tra le due squadre: a farne le spese è Anastasio che, diffidato, salterà il Venezia.

Ad inizio ripresa, l’AlbinoLeffe alza la linea di pressing, mutando il leitmotiv dell'incontro: al 49’ Giorgione prova la conclusione dal limite, trovando una deviazione che per poco non inganna Tomei. Un giro di lancetta più tardi è Anastasio a coordinarsi al volo dal limite, impattando bene la sfera, ma colpendo sfortunatamente Mastroianni, appostato sulla traiettoria. I neroverdi soffrono le scorribande seriane, rendendosi pericolosi esclusivamente al 57’: prima Nordi risolve un parapiglia metalzando sopra la traversa, poi Semenzato spara alto.

La risposta orobica è immediata: sul ribaltamento di fronte Gavazzi non riesce ad angolare di testa dopo un calcio da fermo, poi né Virdis né Anastasio centrano la porta. Il forcing bergamasco continua a crescere: al 65’ Mastroianni impatta bene di testa, ma la sua inzuccata è troppo centrale. 6 minuti dopo è nuovamente il numero 9 campano a seminare il panico in area friuliana, eccezionale nel sorprendere la difesa naoniana, ma impreciso nella conclusione.

Dopo una girandola di cambi, è il neo entrato Moreo a sfiorare la realizzazione a due minuti dal termine: la sua spizzata verso il secondo palo non trova alcuna deviazione, spegnendosi sul fondo a un metro dal montante. A nulla serviranno i successivi deboli attacchi dei Ramarri in pieno recupero: il triplice fischio del Sig. Paterna consegna nelle mani degli uomini di Alvini un nuovo preziosissimo punto, utile a raggiungere il Feralpi a quota 25, mentre costringe il Pordenone ad abdicare dalla vetta a favore della neo capolista Venezia. Lunedì 12 dicembre alle ore 18.30 sarà proprio la squadra allenata da Filippo Inzaghi il prossimo avversario della Bluceleste. Che sia l'ennesima occasione per rovinare la festa alla prima della classe?

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