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Settore Giovanile

Riunione formatori aL: presentazione organigramma, obiettivi e programmi

I giocatori inizieranno gli allenamenti a Zanica tra qualche settimana, ma la stagione del Settore Giovanile dell'AlbinoLeffe è già iniziata. Il via ai lavori è stato dato dall'importante riunione che si è tenuta ieri sera presso il nostro Centro Sportivo e che ha visto partecipare, oltre che il Presidente Gianfranco Andreoletti e il Direttore Sportivo Aladino Valoti, il Responsabile del Settore Giovanile, Luciano Zanchini, il suo braccio destro, Paolo Zirafa, e tutti i formatori delle nostre squadre giovanili. Con mister Zanchini abbiamo fatto il bilancio di questo incontro.

altMister, una riunione lunga, quella svoltasi ieri sera, ma fondamentale per tracciare la rotta.

“Sì, è stata importante per conoscerci, visto che il gruppo dei formatori presenta qualche novità. Le impressioni sono molto buone, poi il campo ci dirà quali sono le difficoltà che dovremo affrontare e che cercheremo di superare”.

Si è parlato tanto di “Modello AlbinoLeffe”: in cosa consiste? Quali novità dobbiamo attenderci?

“Verranno introdotti dei concetti nuovi, com'è giusto che sia, pur mantenendo certi canoni. Il nostro obiettivo è fare un percorso che possa completare il giocatore. Le fasi di gioco le sappiamo, ma ci sono dei concetti che andranno sviluppati per essere organizzati in fase di non possesso palla per evitare che l'avversario ci crei dei problemi. Parlando di impostazione di gioco, insisteremo sul discorso della rotazione del triangolo che permette di non dare punti di riferimento alle squadre che affronteremo”.

Altro punto focale è il fatto che i formatori facciano gruppo ancora prima che i giocatori.

“Mi pare un aspetto determinante per costruire qualcosa di solido. Dobbiamo essere uniti noi per dare dei riferimenti sempre chiari ai ragazzi”.

In quest'ottica, il Centro Sportivo sarà sempre più la casa della famiglia bluceleste?

“Esattamente. All'interno del nostro Centro possiamo creare quello che non esiste più e svolgere quella mansione di luogo di aggregazione che una volta era propria dell'oratorio. Avremo la possibilità di costruire dei rapporti con i ragazzi e i loro genitori”.

La vera vittoria resta il completamento del ragazzo prima ancora che la conquista dei tre punti?

“Vincere la competizione significa suggellare il lavoro fatto, dà autostima e convinzione, ma è importante farlo attraverso i concetti che vogliamo sviluppare. Dobbiamo costruire qualcosa, i risultati saranno la logica conseguenza”.

Tutto questo lavoro è finalizzato a dare linfa vitale alla Prima Squadra. In che modo?

“Dobbiamo cercare di consegnare alla Prima Squadra un numero ampio di giocatori e che siano, rispetto a oggi, più formati. Il Presidente è stato chiaro: in questi anni abbiamo vinto ma abbiamo dato troppo poca 'qualità pronta' alla Prima Squadra. Questa è la nostra sfida”.


 

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