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Settore Giovanile

Luciano Zanchini: “Quello degli Allievi è un gruppo forte e maturo”

C'è molto di più del semplice risultato sportivo nell'approdo alle Fasi finali conquistati dai nostri Allievi Nazionali. C'è il sacrifico, il sudore e il lavoro di un gruppo promosso a pieni voti dal Responsabile del Settore Giovanile, Luciano Zanchini.

altMister Zanchini, questa è la terza qualificazione consecutiva per i nostri Allievi, la prima di un progetto tutto nuovo.

“Quello che stiamo progettando noi è particolare, non semplice, ma utile per completare i giocatori. Il nostro nuovo sistema di gioco costringe il giocatore a diventare pensante. Per questo serve una concentrazione elevata per inserirsi nei meccanismi”.

Che gruppo è quello degli Allievi Nazionali?

“È un gruppo senza giocatori eclatanti in funzione della Prima Squadra, ma tutti proponibili quando avranno completato il loro percorso di formazione. Ci sono giocatori che hanno avuto subito dei benefici dal nuovo sistema, altri sui quali abbiamo dovuto lavorare di più ma che sono cresciuti”.

Possiamo dire che è stata una qualificazione frutto del lavoro?

“È vero. Questo è dovuto al fatto che, per lo sviluppo didattico, abbiamo dovuto fare un grande lavoro, anche dal punto di vista fisico, pagando qualcosa all'inizio”.

Come vede il panorama degli Allievi a livello nazionale?

“Io penso che la categoria Allievi sia la più importante. Chi arriva in Primavera o in Berretti è un giocatore che ha fatto il uso percorso, che deve trovare solo la propria categoria di appartenenza. Negli Allievi si completa il lavoro delle fasce più basse, quindi diventano determinanti l'insegnamento dei formatori e l'applicazione del ragazzo”.

C'è un aspetto questa stagione del quale è particolarmente orgoglioso?

“Quando vado a vedere le gare osservo lo sviluppo dei concetti. La soddisfazione più grande è quando vedo le squadre giocare in funzione dei dettami che diamo, a prescindere dal risultato numerico”.

Crede che i ragazzi di mister Caccia abbiano completato il loro percorso di crescita?

“Sì. Questa è una squadra pronta quasi nella sua interezza per essere portata in Berretti. Vale per i ragazzi del 1998 e per molti del 1999. Chi non è ancora maturo potrà fare esperienza altrove, sotto la nostra osservazione, per completarsi. Il nostro banco di prova è quando affrontiamo squadre come Milan o Inter”.

Qual è l'obiettivo a questo punto?

“Se il campionato finisse oggi incontreremmo l'Ancona. Non sappiamo bene quale sia il livello nelle Marche. Ora pensiamo a confrontarci con altre realtà tenendo in piedi la partita; usare la testa per fare la gara che vogliamo fare in funzione di quello che detta l'avversario. Se troviamo un avversario più forte, dobbiamo sviluppare i concetti studiati in fase di non possesso; se troviamo una squadra che ci permette di sviluppare, gioco dobbiamo farlo”.

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