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Settore Giovanile

Simone Grossi: "E' un sogno diventato realtà"

Sono tante le novità in casa AlbinoLeffe per la stagione 2015/16. Una di queste è Simone Grossi, che ricoprirà il doppio ruolo di Responsabile Scouting e formatore dei Pulcini B. E’ lui il nostro ospite di oggi, in esclusiva per www.albinoleffe.com.

Ciao Simone, sei un nuovo arrivato in casa AlbinoLeffe. Puoi spiegarci che ruolo andrai a ricoprire nella stagione 2015/16?

"Ho avuto l’onore di essere scelto come formatore dei Pulcini B e la fiducia da parte del Responsabile Attività di Base Graziano Cancelli, con cui c’è grande sintonia. Ricoprirò anche il ruolo di Responsabile Scouting, cercando di dare il mio apporto dai piccoli ai più grandi. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura: per me saranno due responsabilità molto importanti e spero di onorarle dando tutto me stesso per questa società".

Nonostante la giovane età, hai già un passato calcistico non indifferente. Per chi non ti conoscesse, ci racconti le tue esperienze passate?

"Sono originario di Pico, un piccolo paese in provincia di Frosinone. Quando avevo un anno mi sono trasferito a Verdellino, luogo in cui sono cresciuto scolasticamente e calcisticamente: giocavo nelle giovanili della Vever e in quel periodo l’AlbinoLeffe si allenava nello stesso Centro Sportivo. Ho iniziato ad affezionarmi a questa realtà. Vedevo Mister Mondonico allenare professionisti come Marchetti, Peluso, Garlini e Del Prato, speravo un giorno di far parte di quel mondo".

altE come sei entrato nell’universo calcistico?

"Studiavo a Roma e ogni settimana tornavo a casa dalla mia famiglia. Un giorno in treno per caso ho conosciuto il DS del SudTirol Luca Piazzi. Da una chiacchierata è nato un rapporto lavorativo e di amicizia molto solido, che mi ha permesso di trascorrere in Alto Adige tre anni di grande formazione, tra cui l’ultimo da Responsabile Scouting. Devo a lui tutta la mia crescita. Non smetterò mai di ringraziarlo".

Provieni, quindi, da una realtà importante di Lega Pro. Cosa ti ha portato a scegliere l’AlbinoLeffe?

"Ho avuto proposte da società di categoria superiore, ma lavorare per l’AlbinoLeffe è quello che ho sempre desiderato: il mio passato, il mio presente e spero il mio futuro. Da quando mi allenavo a Verdello, ho sempre avuto davanti ai miei occhi una realtà seria, organizzata, sana, il massimo a cui un ventiseienne che sogna di far parte di questo mondo può ambire. Per me è un sogno diventato realtà".

A chi ti ispiri nel tuo lavoro?

"Sono figlio di un ferroviere, ho girato molto e col tempo ho imparato ad apprendere tanto soprattutto dalle persone più umili. Di primo impatto, mi vengono in mente due miei grandi amici. Spero di poter avere la cultura del lavoro e la gestione dei rapporti propri di un responsabile di negozio, oltre alla precisione e alla paura di non sbagliare tipici di un tatuatore".

Spesso nel calcio le figure emergenti sono ex-calciatori. Sembra che tu sia l’eccezione alla regola…

"Per questo mi ritengo un fortunato. Faccio tesoro delle mie esperienze passate e prenderò come punti di riferimento tre persone come il Direttore Aladino Valoti e Luciano Zanchini, con i quali mi sono trovato sin dal primo momento, e Paolo Zirafa, che conosco da tempo e per cui nutro grande stima".

Cosa ti aspetti da questa stagione sportiva?

"Spero di poter continuare la mia crescita professionale e allo stesso tempo contribuire allo sviluppo di questa piccola ma grande famiglia. Siamo un gruppo affiatato e per questo sono convinto che faremo grandi cose".

Grazie Simone, buon lavoro!

"Grazie a Voi, e forza AlbinoLeffe… Sempre!"

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