"Non scommettiamo che...": gli Allievi discutono sul tema del calcioscommesse
- Pubblicato in Settore Giovanile
Dopo il primo incontro svoltosi circa una settimana fa sulla lotta al razzismo, che ha coinvolto le tre categorie dei Pulcini, ieri lunedì 4 aprile 2016 alle ore 15.30 presso il Centro Sportivo U.C. AlbinoLeffe di Zanica, gli Allievi di mister Quaglia sono stati chiamati a partecipare ad un secondo appuntamento formativo dal titolo “Non scommettiamo che…”. I presenti hanno affrontato e dibattuto sui rischi legati al fenomeno del calcio scommesse, ai quali sono esposti non solo i giocatori della Prima Squadra, ma anche le giovani promesse del Settore Giovanile. L’incontro, tenuto dal Segretario Generale bluceleste Simone Farina e dallo psicologo Daniele Ceserani, ha visto anche la partecipazione della direzione commerciale di BergamoSera, partner seriano, nella persona del responsabile marketing Alberto Ricci, intervenuto in prima persona alla discussione.
Durante la prima parte dell’evento, Farina ha mostrato alla squadra il filmato dell’intervista realizzata da “Le Iene presentano OpenSpace” a Carlo Gervasoni, ex calciatore radiato per calcioscommesse. La clip video è stata tema di dibattito tra i presenti nella sala conferenze di Zanica: la parola, in un secondo momento, è passata infatti a Daniele Ceserani che ha coinvolto i giovani calciatori in una ampia riflessione su alcuni passaggi chiave dell’intervista: termini come omertà, fiducia, disonestà e paura hanno dato il là ad un’analisi etica e concettuale del fenomeno, fino ad un’osservazione approfondita dei rischi che anche un ragazzo di 16 anni può correre. A conclusione dell’incontro, il puntuale intervento di Alberto Ricci ha sottolineato le responsabilità che qualsiasi tipo di giocatore ha di fronte ai propri tifosi, alla propria squadra e alla propria società: un rapporto di fiducia incondizionata che ogni atleta ha il dovere di coltivare e non infrangere attraverso comportamenti illeciti.
Questo il commento del segretario generale Simone Farina su quanto emerso nella giornata di ieri: "Non posso che essere soddisfatto di questo incontro sia per l’attenzione e la scrupolosità con cui la società ha scelto di affrontare un tema così delicato, che per l’interesse che i ragazzi hanno dimostrato durante la discussione. Un club professionistico come il nostro ha il dovere di sensibilizzare i giovani su una tematica così importante come quella della lotta al calcioscommesse. Questi ragazzi non sono solamente il futuro di questa società, ma dell’intero movimento calcistico italiano e spetta a noi trasmettere loro i valori a cui più teniamo per evitare che questo sport cada nuovamente in errori imperdonabili commessi in passato”.
Durante la prima parte dell’evento, Farina ha mostrato alla squadra il filmato dell’intervista realizzata da “Le Iene presentano OpenSpace” a Carlo Gervasoni, ex calciatore radiato per calcioscommesse. La clip video è stata tema di dibattito tra i presenti nella sala conferenze di Zanica: la parola, in un secondo momento, è passata infatti a Daniele Ceserani che ha coinvolto i giovani calciatori in una ampia riflessione su alcuni passaggi chiave dell’intervista: termini come omertà, fiducia, disonestà e paura hanno dato il là ad un’analisi etica e concettuale del fenomeno, fino ad un’osservazione approfondita dei rischi che anche un ragazzo di 16 anni può correre. A conclusione dell’incontro, il puntuale intervento di Alberto Ricci ha sottolineato le responsabilità che qualsiasi tipo di giocatore ha di fronte ai propri tifosi, alla propria squadra e alla propria società: un rapporto di fiducia incondizionata che ogni atleta ha il dovere di coltivare e non infrangere attraverso comportamenti illeciti.
Questo il commento del segretario generale Simone Farina su quanto emerso nella giornata di ieri: "Non posso che essere soddisfatto di questo incontro sia per l’attenzione e la scrupolosità con cui la società ha scelto di affrontare un tema così delicato, che per l’interesse che i ragazzi hanno dimostrato durante la discussione. Un club professionistico come il nostro ha il dovere di sensibilizzare i giovani su una tematica così importante come quella della lotta al calcioscommesse. Questi ragazzi non sono solamente il futuro di questa società, ma dell’intero movimento calcistico italiano e spetta a noi trasmettere loro i valori a cui più teniamo per evitare che questo sport cada nuovamente in errori imperdonabili commessi in passato”.