logo albinoleffe

Società

SpeciaListi di settore | Paolo Lazzarin e il ruolo del preparatore moderno

  • Pubblicato in Società
All’interno di un settore giovanile professionistico, il preparatore ha assunto con il passare degli anni un ruolo sempre più determinante. Non è un caso, infatti, se a partire da questa stagione sportiva l’AlbinoLeffe abbia scelto di affidarsi ad un professionista dall’altissimo profilo, con anni di esperienza e di studi alle spalle. Si chiama Paolo Lazzarin, in passato in forza a società professionistiche di cartello come Inter, Brescia, Varese, Siena, Torino, Lecce, Monza, Alessandria, Arezzo, PAOK e Lugano, il valore aggiunto della cantera bluceleste. Con quale ruolo? “Il nostro compito è quello di formare giocatori attraverso lo sviluppo della loro personalità” precisa Lazzarin. “Nel mio caso, si tratta del miglioramento delle qualità atletiche del giocatore, che equivale a lavorare sui fattori della prestazione che riguardano gli aspetti condizionali: forza, velocità, resistenza... Dopo un’analisi iniziale delle caratteristiche individuali del singolo giocatore, si cerca di migliorare questi fattori con un lavoro programmato e strutturato nel tempo”.

altUn incarico particolarmente delicato, soprattutto considerando le diverse esigenze degli atleti in relazione alle differenti fasce di età: “Pensate ad esempio ai Giovanissimi, in un momento della loro vita in cui crescono molto in altezza, alcuni prima altri dopo. Hanno età cronologiche diverse, per questo l’aspetto coordinativo è per loro determinante. Allievi e Berretti, invece, cominciano già ad essere più strutturati: sono categorie da allenare quasi come adulti”. Perché quasi? “L’intensità è simile, ma variano i volumi” puntualizza ‘il Prof’, come quotidianamente lo chiamano i suoi ragazzi.

Laureato in Scienze Motorie e Preparatore Atletico professionista, Lazzarin non nasconde la sua passione per qualsiasi tipo di sport, ma nonostante le numerose esperienze tra basket, tennis, ciclismo e atletica, il calcio rimane sempre in cima alla sua graduatoria: “Ho giocato a calcio a livelli inferiori fino alla prima categoria ed anche per questo motivo il calcio è sempre stato il mio riferimento. Mi piace il calcio perché è uno sport collettivo, in cui si allenano anche le teste, non solo i muscoli. Amo lo spirito di squadra che si alimenta nel corso dell’anno. E’ vero che si allena l’individuo, ma spesso mi accorgo che è inevitabile virare l’attenzione anche al collettivo”. Anche perché la preparazione psicologica va di pari passo con quella atletica: “L’aspetto mentale fa parte dei fattori imprescindibili della preparazione. Mi occupo degli aspetti condizionali, ma anche la mente è fondamentale. L’autostima, la fiducia in se stessi, la capacità di gestire l’ansia, il controllo dell’attenzione e dell’immaginazione sono tutte abilità dell’intelletto che non possono essere trascurate e soprattutto che possono essere allenate. Lo stesso vale per lo spirito di squadra. Una volta non erano elementi molto considerati, mentre oggi nel calcio si sono trasformati in aspetti che possono ulteriormente essere sviluppati”.

E per Lazzarin il discorso vale ancor di più per il giocatore professionista, per il quale le capacità mentali devono essere superiori ad ogni altro atleta: “Un professionista deve allenare quella che io chiamo ‘la mappa della prestazione’, che ingloba tutti i fattori della performance: tecnici, tattici, atletici, mentali, alimentari… L’atleta è sempre più attento a questi particolari e penso che in futuro sarà sempre più portato a sviluppare tali situazioni”. Da qui la volontà di preparare a 360° i giovani blucelesti al grande salto attraverso una preparazione che vada aldilà dell’aspetto prettamente atletico e che consenta ad ogni atleta di mettersi a disposizione del collettivo. Il calcio, in fondo, è tutto qui.

Questo sito web utilizza cookie per gestire, migliorare e personalizzare la tua esperienza di navigazione. Per maggiori informazioni su come utilizziamo i cookie e su come rimuoverli, consulta la nostra politica sui cookie. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.