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Madonna: “Manca solo il gol in casa…”

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La prima doppietta in carriera nello stadio in cui papà Armando ha lasciato grandi ricordi: Nicola Madonna, con un gol per tempo, contro il Piacenza ha regalato all’AlbinoLeffe la seconda vittoria consecutiva e ha portato a quattro reti il proprio bottino stagionale. Adesso sogna di rompere il sortilegio interno, magari già contro il Grosseto…

Quando si dice gol pesanti: due gol, tre punti…

Sono molto contento perché la mia doppietta ci ha permesso di ottenere la seconda vittoria in quattro giorni in un momento molto importante della stagione. Con una classifica cosi corta abbiamo lasciato il treno “pericoloso” e ci siamo portati su quello delle “prime”.

Il primo peraltro è stato il gol più veloce dell’attuale stagione in B: solo 12” dal fischio d’inizio...

Sia sulla prima che sulla seconda rete mi ha anche aiutato un pizzico di fortuna ma sono stato bravo ad inserirmi e farmi trovare nel posto giusto al momento giusto. Questa boccata d’ossigeno ci voleva per affrontare con la giusta serenità una fase cruciale del nostro campionato.

Che sensazioni dà lasciare il segno proprio a Piacenza?

Mio papà ha vissuto splendide annate in biancorosso, io invece ho solo trascorso in città solamente due anni quando ero piccolo, dunque per me è stata una partita come tante anche se mettere a segno due gol per un giocatore con  le mie caratteristiche è sempre una bella soddisfazione.

Nelle ultime cinque partite lontano dall’Atleti Azzurri d’Italia sei andato a segno in tre circostanze (Rimini, Parma e Piacenza): manca solo il gol in casa…

Direi di si e chissà che non arrivi già lunedì contro il Grosseto. Ci attende un’altra gara difficile ma noi vogliamo sfruttare il momento positivo, agganciare i toscani e avvicinarci ulteriormente alla quota salvezza.

Che avversario ti aspetti?

Il Grosseto è una squadra imprevedibile che se azzecca la giornata giusta mette in difficoltà chiunque, se invece trova quella storta rischia sonore sconfitte. Dovremo tenere la guardia molto alta specie contro l’attacco che a mio avviso è decisamente forte e prolifico anche se collocato all’interno di un sistema di gioco molto organizzato e in grado di mandare in rete con una certa frequenza anche i giocatori degli atri reparti.    

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