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Società

La pulce nell'orecchio

di Cesare Malnati



La sconfitta dell’AlbinoLeffe di ieri a Pisa per 2-0 ci sta tutta. La spiegazione risiede nella maggior voglia di vincere dimostrata dall’inizio alla fine dai padroni di casa, che, pur privi del centrocampista Braiati e della coppia di centrali di difesa Viviani-Trevisan, si sono schierati con due punte (Greco e Gasparetto) e due esterni alti (Alvarez e Degano). Soprattutto Alvarez, abilissimo nell’uno contro uno, ha dato grande fastidio per tutta la gara sulla fascia sinistra della retroguardia biancoceleste. Mettendo subito in chiaro le proprie intenzioni, i toscani sono partiti forte, con una gran palla gol dell’intraprendente Gasparetto, per un buon quarto d’ora. L’AlbinoLeffe ha poi conquistato un po’ campo, rispondendo al 28’ con Ruopolo, ma di nuovo Greco e Gasparetto hanno minacciato la porta di un Narciso baluardo paratutto. La situazione è peggiorata nella ripresa, soprattutto dal 15’ in poi, in quanto il Pisa ha accentuato la sua pressione, coronata al 20’ dal rigore, per fallo di Conteh (espulso nel finale) su Gasparetto. Realizzazione di Greco. Mister Madonna, a questo punto, suggerisce ai suoi la reazione sostituendo Caremi e Renzetti con Previtali e Gabionetta (ex applaudito dal pubblico) e poi anche Ruopolo con Cisse, ma non è giornata. Sono anzi i toscani a sfiorare il raddoppio, mentre l’AlbinoLeffe conclude una volta sola con Madonna jr., sicchè giunge pure il 2-0 firmato Antenucci (da poco entrato per Greco). Il risultato è esatto e la prestazione globale negativa prova che nel calcio, se appena cala la tensione, si va incontro a cattive figure. Il gruppo è ora chiamato a un pronto riscatto sabato prossimo, in occasione della trasferta di Vicenza, che presenta caratteristiche simili. In caso contrario, condannati a restare nella pancia della classifica, diventerebbero di difficile gestione le restanti dodici partite. Fra le poche note liete, oltre alla bravura di Narciso, da rilevare l’attenzione di Luoni, che, schierato come primo della difesa da destra, al posto di Perico, ha salvato un paio di situazioni critiche con la perfetta applicazione della diagonale. 

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