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La pulce nell'orecchio

  • Pubblicato in Società
di Cesare Malnati

Di positivo in questa sconfitta di Torino con la corrazzata granata (1-2) c'è che l'AlbinoLeffe, andata in vantaggio inattesamente al 14' con Grossi, ha successivamente messo un proprio giocatore per due volte solo davanti al portiere avversario. E' accaduto sull'1-1 con Cellini (assist di Ruopolo) e, a risultato appena capovolto, con Grossi, su cross radente di Foglio. Ciò significa essere ancora bene in pista. Si sono notati altri segnali positivi. Per mezz'ora abbondante, all'inizio, il Torino è rimasto irretito nel 4-4-2 di mister Madonna, schieratosi - dietro - con Garlini-Sala-Serafini-Piccinni e - a centrocampo - con Grossi-Previtali-Passoni-Foglio. Anzi, in quel non breve periodo, a dettare legge , pur senza accantonare un ovvio atteggiamento di prudenza, sono stati gli ospiti. Una volta girata sfavorevolmente la partita, c'è stata una buona reazione e fino alla fine la squadra ha creduto in se stessa. Ruopolo, infine, è apparso in evidente crescita. E allora perchè s'è perduto? Sono bastati due calci d'angolo, ma ciò non deve sorprendere perchè le formazioni di Colantuono, che le vuole fisiche, se la cavano spesso così. Nel primo caso, pareggio al 38', i due centraloni del repertorio dell'allenatore romano, Loria e Pratali, sono saltati praticamente insieme ed era obiettivamente difficile opporsi. Al 6' del secondo tempo, invece, c'è stata una dormitona in area perchè lo spilungone biancoceleste Passoni era riuscito a metter fuori di testa, ma i suoi compagni hanno lasciato libero Bianchi nei pressi di Branduani, sicchè il tiro da lontano di Pratali è finito sui piedi del centravanti prima e in rete poi. Vabbè, però non è che siano stati commessi tanti altri errori. Un paio di palle-gol i padroni di casa le hanno pure avute, ma inevitabilmente, con l'AlbinoLeffe proteso alla ricerca del pareggio. La partita è stata abbastanza piacevole finchè la Celeste ha potuto manovrare in agilità e intensa in seguito. Complessivamente i vincitori non hanno rubato, tuttavia gli sconfitti - scommettibili a sette contro uno - avrebbero meritato qualcosa in più non solo per l'attenzione ma pure per quanto prodotto. La formazione presentata ieri era ben diversa da quella del disastro con l'Ancona. Soo rimasti fuori Perico, Bergamelli, Geroni e Cristiano. Chiaro che il tecnico ha inteso irrobustire la linea di retroguardia, con le novità Garlini e Serafini più Piccinni a sinistra, con Foglio più alto in fascia. Nel centrocampo a quattro sono stati schierati sia Previtali che Passoni, che, per caratteristiche, avrebbero bisogno di un reparto organizzato a tre. Vedremo sin da sabato prossimo, col Piacenza, quando si dovrà prendere l'iniziativa. Cambiare modulo, comunque, è realmente impegnativo in quanto sarebbe necessario attaccare diversamente mentre la coppia Celllini-Ruopolo continua a offrire  grandi garanzie muovendosi come ha sempre fatto. Penultima posizione in classifica da considerarsi interlocutoria, a patto che nella gara contro gli emiliani, il gruppo sappia dimostrare d'essere in grado di produrre una squadra.

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