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Giovani calciatori crescono - Luigi Fratus

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Nel calcio il risultato è un aspetto fondamentale, me se si parla di settore giovanile al primo posto c'è la crescita dell'uomo e dell'atleta. Diventare un giocatore completo è l'obiettivo di Luigi Fratus, uno che lo scudetto l'ha già vinto (con gli Allievi) e che ora sogna il bis tra i Berretti.

altLuigi, siete reduci da un altro pareggio: la prima cosa che viene da dire è peccato.

“Nel primo tempo abbiamo fatto bene, cercando di applicate i nostri concetti. Nella ripresa la partita è stata più confusionaria. Il Renate era reduce da nove sconfitte, ma ci ha creduto più di noi e ha provato addirittura a vincere”.

Siete, probabilmente, un po' in ritardo sulla tabella di marcia. Quali sono le cause?

“Stiamo attuando un sistema di gioco nuovo e anche il cambio di allenatore ha portato delle novità, ma stiamo lavorando su quelli che sono i nostri concetti e cresceremo insieme”.

Come giudichi la tua stagione?

“Fino a ora molto positiva. Ho giocato sempre e penso di avere dato un buon contributo alla squadra”.

Siete un gruppo ambizioso, ma anche profondamente rinnovato. Come procede l'ambientamento.

“Bene. In effetti i 'vecchi' sono pochi, ma cercano di dare una mano ai nuovi. Siamo un buon gruppo e stiamo cercando di amalgamarci al meglio”.

L'obiettivo di squadra è cercare un nuovo assalto al tricolore?

“Lo scudetto è un traguardo ambizioso e difficile da raggiungere. Dobbiamo pensare a raggiungere le finali e poi staremo a vedere come andrà”.

Quali sono le differenze principali che hai riscontrato tra la categoria Allievi e la Berretti?

“Nella Berretti si lavora di più sull'aspetto mentale e sulla tattica, ma anche a livello fisico si tratta di una categoria più impegnativa”.

Si riescono a instaurare anche delle amicizie che vadano al di là del calcio?

“Sì perchè siamo un buon gruppo. Personalmente sono molto legato a Matteo Capelli: sono quattro anni che giochiamo insieme e siamo amici anche fuori dal campo”.

Detto degli obiettivi di squadra, a cosa punti a livello personale?

“Cercare di migliorare come tutti gli anni. Questa è la mia ottava stagione qui, in ognuna ho cercato di inserire sempre qualcosa per guadagnarmi la categoria. Il sogno resta arrivare in Prima Squadra. La distanza è breve e spero di riuscirci”.

In cosa pensi di dover ancora migliorare?

“Un aspetto è la cattiveria agonistica che è fondamentale per giocare a calcio; mentre dal punto di vista prettamente tecnico, l'uso del piede sinistro per me che sono un destro naturale”.

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