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Prima Squadra

Alvini si presenta: "Qui per scrivere una storia nuova"

Entusiasmo, motivazione e idee chiare”: è da questo trittico di concetti che l’AlbinoLeffe di mister Alvini annuncia la sua nascita, archiviando in fretta il passato recente per dar spazio a nuovi stimoli di squadra.

Dopo la presentazione del Segretario Generale Simone Farina, la parola è passata proprio al neo-tecnico bluceleste, che ha così commentato la trattativa che l’ha portato in bluceleste: “La società mi ha fatto capire che sono di fronte ad un percorso e ad un progetto importante. Vengo da 7 anni a Tuttocuoio e da 1 a Pistoia, cercavo un’esperienza fuori regione. Volevo assolutamente portare fuori dalla Toscana le mie idee e il mio lavoro. È stata una chiamata inaspettata, per me motivo di grande orgoglio. Fin dai colloqui ho capito che sarebbe stata l’occasione della mia vita. Ero sul Gran Sasso a vedere il ritiro del Foggia e del Pescara. Ho avuto un incontro a Bologna e ci siamo messi d’accordo. Arrivo con grande entusiasmo e motivazione. Sono qui con grande voglia”.

Sulla sua filosofia: “Dobbiamo aspettarci un’AlbinoLeffe che vada a giocarsela con tutte le squadre in tutti i campi. Questa è sempre stata l’idea di Alvini, che proverà a far vedere la sua idea di calcio ogni domenica. Mi piacerebbe lasciare un segno, di incidere nell’organizzazione e nell’idea di calcio sututti i campi”.

altSul passato: “Arrivo qui senza guardare al passato, voglio scrivere assieme alla società una storia nuova. Per ,e quello che è successo ieri non esiste. Siamo di fronte ad un progetto basato su idee molto chiare. Sarebbe da presuntuosi avere mire troppo alte. La nostra volontà è creare un’identità e un’immagine ben precisa. Partiamo per centrare la salvezza, ma questo è l’inizio di un progetto. L’ho fatto in una piccola società come il Tuttocuoio. Sono qui per ricominciare a dare un’organizzazione a livello tecnico e grande entusiasmo. Questo è l’anno zero per società e squadra. Sia chiaro per tutti: abbiamo idee molto chiare, programmeremo un percorso ben preciso”.

Sul mercato: “Con il direttore c’è piena sintonia sul mercato. Stiamo lavorando in comune accordo su tutto. Nel percorso che stiamo facendo tutte le parti in causa hanno bene in testa la via da percorrere”.

Sulle ultime esperienze: “Quella del Tuttocuoio è una storia che rimarrà per sempre scritta. E’ stato bellissimo, soprattutto per una città di 4000 abitanti. Quei meriti vanno divisi tra tutti: me, il mio staff, la società, piccola ma perfetta,la squadra. E’ stata una pagina unica nel calcio italiano. Quella di Pistoia, invece, la reputo l’esperienza più importante, non negativa. La squadra ha sempre navigato in zona salvezza o playout. Qualche infortunio in meno poteva aiutare, ma quello era il massimo che quella squadra poteva fare”.

Sul modulo: “In quindici anni di carriera, anche se solo quattro di professionismo, ho giocato in tutti i sistemi di gioco. Non ho mai avuto un modulo fisso, li ho sperimentati tutti. I 6 campionati vinti nella mia carriera hanno visto svariate disposizioni. La mia idea è quella di adattare i giocatori al sistema di gioco, non viceversa. Cercherò di far rendere al meglio tutti i giocatori”.

Sul motivo che l’ha spinto ad accettare l’AlbinoLeffe: “Mi ha convinto l’entusiasmo del direttore e la serietà del Presidente. Sono rimasto piacevolmente colpito. Ho conosciuto persone di un livello differente da tutte le altre persone con cui avevo avuto colloqui di lavoro. Qui c’è un centro non di certo da Lega Pro, ma di categorie superiori. Poi qui c’è un livello di organizzazione molto alto. Sono tutte caratteristiche che mi mettono in condizione di portar avanti nel modo giusto le mie idee di calcio”.

Sul girone: “Il Girone è fantastico, è una Serie B: Parma, Padova, Reggiana, Venezia, Bassano, Ancona… Sarà un percorso difficile contro vere e proprie corazzate, ma ci siamo anche noi. E’ un girone bello e complicato. Siamo in ritardo di un mese rispetto agli altri, in pratica partiamo in ritiro martedì, mentre gli altri lo hanno fatto un mese fa. Con l’aiuto di tutti ce la faremo. Io ho grande fiducia. Motivazioni, serietà, voglia e professionalità sono tutte caratteristiche che ritroveremo in questa AlbinoLeffe. Credo tanto nell’unione, nello spirito di gruppo e nel sacrificio”.

Sul settore giovanile: “Ho trovato un’organizzazione del settore giovanile fantastica. Valorizzerò giovani del settore. 3 o 4 faranno parte della rosa stabilmente. Altri debutteranno. Sicuramente faranno parte di questo progetto. Meritano perché la società sta lavorando molto bene”.

Dopo le risposte di mister Alvini è il turno di Renato Montagnolo, giovane collaboratore e allenatore in seconda, persona di fiducia del tecnico di Fucecchio: “Essere qui è un onore e un piacere per uno molto giovane come me. La prima cosa che mi è venuta in mente entrando in questo centro è la volontà di essere all’altezza di questo ambiente e di questa società, ma non solo: anche di chi mi ha scelto e di chi mi accompagnerà in questo percorso. Sono giovane, ma ho anche io le idee molto chiare. Sono un piccolo tassello. Sono di Prato, il Presidente Toccafondi ha sempre visto questa società come una realtà molto vicina, sarà un piacere lavorare per l’AlbinoLeffe anche per questo”.

E’, poi, la volta dell’esperto Giovanni Saffioti, preparatore atletico di grande affidabilità, che non ha nascosto il suo entusiasmo per la chiamata del DS Giacchetta: “Ho alle spalle 14 anni di Reggina, il Vicenza, la Salernitana: ho accettato questa realtà perché ha un’immagine pura. Questo centro sportivo fa invidia a chiunque e mi ricorda quello di Reggio Calabria. Qui c'è veramente tutto per far bene. Porto la mia esperienza al servizio di giocatori e staff".

Da ultimo, la presentazione di Giuseppe Benatelli, preparatore dei portieri con esperienze di cartello a Reggio Emilia e Napoli: “Ho lavorato alla Reggina, nella Primavera del Napoli e in Croazia al Rijeka, in prima divisione: l’anno scorso ho scelto di fare un’esperienza diversa rispetto al mio passato. Nonostante la mia giovane età, ho alle spalle esperienze importanti che mi hanno cresciuto molto. Dell’AlbinoLeffe me ne hanno parlato bene tutti. E’ una delle poche realtà di Lega Pro che avrei accettato. E’ una società seria, con alle spalle una storia importante da onorare”.

Dopo le ultime foto di rito e i consueti saluti finali, i giornalisti presenti hanno avuto la possibilità di confrontarsi telefonicamente anche con il neo DS Simone Giacchetta, che a causa di una forte influenza è stato obbligato a dare forfait alla presentazione, ma che ha comunque garantito la sua partecipazione attraverso un breve intervento: “Mi scuso con tutti per la mia assenza, ma purtroppo la febbre alta mi ha costretto a saltare la conferenza. Ci tenevo comunque a presentarmi a voi. Come dirigente mi sono formato a Reggio Calabria. Là, come anche qui, la cura per i giovani non è mai mancata: questo è forse il collegamento tra queste due realtà”.

Sulla scelta del mister: “Abbiamo scelto Alvini perché lo reputo un allenatore preparatissimo, affidabile e fumantino, aspetto positivo in un ambiente particolarmente tranquillo come il nostro”.

Sul mercato: “Siamo partito in ritardo rispetto alle altre squadre e purtroppo la certezza della categoria che è slittata dal 4 al 10 ha rimandato ulteriormente alcuni arrivi. Era difficile trattenere alcuni giocatori che avevamo bloccato, ma che alla notizia della sospensione del ripescaggio hanno iniziato ad essere appetiti da altre squadre. Siamo stati bravi nel trasmettere tranquillità. Abbiamo ancora mezza squadra da fare, alcuni giocatori che ci interessavano sono finiti altrove, ma entro la fine di agosto arriveranno altri giocatori, qualcuno forse anche per l’inizio del ritiro”.

Sul filo diretto che lo lega a Bergamo: “Non posso scordare di aver segnato il gol vittoria all’esordio in A, a Napoli, nel lontano 1988. In un San Paolo gremito decisi la gara proprio contro l’Atalanta di Mondonico. Era una grande Atalanta, quella che pochi mesi prima era arrivata alle semifinali di Coppa delle Coppe contro il Malines”.

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