5 curiosità su... Carmine Giorgione!
- Pubblicato in Società
E’ il più amato dai bambini del settore giovanile bluceleste. Un guerriero dal cuore d’oro.
Stiamo parlando di Carmine Giorgione e queste sono le sue 5 curiosità:
ITALIANO DI GRECIA | Nella stagione 2013/2014 si trasferì al PGS Kissamikos, squadra della città di Kissamos nella regione di Creta, militante nella serie B ellenica. Carmine la descrive come un’esperienza molto bella, oltre che dal punto di vista calcistico in cui la ciliegina sulla torta è rappresentata dal gol alla squadra allenata da Gattuso (l’OFI Creta), anche dal punto di vista formativo perché gli ha permesso di imparare due nuove lingue, ovvero l’inglese ed il greco e di consolidare il suo spirito battagliero. Ha apprezzato la cucina locale, soprattutto le insalate per la loro particolarità e la grappa tipica del posto chiamata Tsikoudià. In Grecia ha lasciato tanti amici che sente ancora oggi e quando ha la possibilità va anche a trovarli. Il connubio durò soltanto un’annata perché decise di rientrare in Italia per riavvicinarsi alla famiglia.
IL 17 | E’ un numero che per lui ha un significato particolare. Oltre ad essere il giorno in cui è nato, è composto dall’1 ed il 7, numeri legati alla sua famiglia, soprattutto quest’ultimo infatti compare in tutte le date di nascita dei suoi cari. 7 e 17 poi lo affascinano perché rappresentano gli opposti. Se il primo si riconduce ai giorni in cui il Signore ha creato tutto, quindi la perfezione, il secondo nella smorfia napoletana infatti rappresenta la disgrazia.
AMORI DI PAPA’ | E’ molto legato alle sue due figlie di sei anni che considera anche il “segreto” della sua rinascita calcistica. Durante un turbolento periodo alla Valenzana ha conosciuto quella che è la sua attuale compagna, da cui ha avuto due splendide bambine che ora, dichiara, “sono diventate la mia ragione di vita. Non c’è gioia più bella di diventare papà”. Rita e Aurora, questi i nomi delle due gemelline, dal canto loro, seguono le gesta del padre anche nella sua esperienza all’AlbinoLeffe e sono una gradita e costante presenza sulle tribune dell’Atleti Azzurri d’Italia.
INCHIOSTRO SULLA PELLE | Ha cominciato in tenera età, a soli tredici anni ed adesso più di cento opere rivestono il suo corpo. Ha tatuato tutta la parte superiore del corpo, la gamba destra, i piedi ed altre zone più … delicate. Hanno tutti un significato a lui caro, anche quello meno “prevedibile” come il braccio sinistro completamente ricoperto di inchiostro nero. E’ stato fatto infatti per ricoprire dei tatuaggi vecchi, con l’intento di cancellare il passato e ricominciare da zero ed in aggiunta ha una stella di Davide per simboleggiare la pace interiore. Un altro tattoo a cui è affezionato è quello sul costato dove c’è trascritta la poesia “Invictus” creata da Nelson Mandela durante gli anni di prigionia per l’apartheid in Sudafrica.
CARMINE L’ARTISTA | Oltre al calcio ha una passione per la chitarra che ha imparato a suonare da autodidatta. Ha sempre voluto farlo e con il tempo libero a disposizione ha deciso di cimentarsi con buoni risultati. Lo rilassa molto e lo aiuta a scaricare la tensione. Gli piace anche disegnare ed i suoi soggetti preferiti sono i corpi che s’intrecciano in intimità. Li fa sia su tela, che su un album che custodisce nella sua casa di Bergamo.
Stiamo parlando di Carmine Giorgione e queste sono le sue 5 curiosità:
ITALIANO DI GRECIA | Nella stagione 2013/2014 si trasferì al PGS Kissamikos, squadra della città di Kissamos nella regione di Creta, militante nella serie B ellenica. Carmine la descrive come un’esperienza molto bella, oltre che dal punto di vista calcistico in cui la ciliegina sulla torta è rappresentata dal gol alla squadra allenata da Gattuso (l’OFI Creta), anche dal punto di vista formativo perché gli ha permesso di imparare due nuove lingue, ovvero l’inglese ed il greco e di consolidare il suo spirito battagliero. Ha apprezzato la cucina locale, soprattutto le insalate per la loro particolarità e la grappa tipica del posto chiamata Tsikoudià. In Grecia ha lasciato tanti amici che sente ancora oggi e quando ha la possibilità va anche a trovarli. Il connubio durò soltanto un’annata perché decise di rientrare in Italia per riavvicinarsi alla famiglia.
IL 17 | E’ un numero che per lui ha un significato particolare. Oltre ad essere il giorno in cui è nato, è composto dall’1 ed il 7, numeri legati alla sua famiglia, soprattutto quest’ultimo infatti compare in tutte le date di nascita dei suoi cari. 7 e 17 poi lo affascinano perché rappresentano gli opposti. Se il primo si riconduce ai giorni in cui il Signore ha creato tutto, quindi la perfezione, il secondo nella smorfia napoletana infatti rappresenta la disgrazia.
AMORI DI PAPA’ | E’ molto legato alle sue due figlie di sei anni che considera anche il “segreto” della sua rinascita calcistica. Durante un turbolento periodo alla Valenzana ha conosciuto quella che è la sua attuale compagna, da cui ha avuto due splendide bambine che ora, dichiara, “sono diventate la mia ragione di vita. Non c’è gioia più bella di diventare papà”. Rita e Aurora, questi i nomi delle due gemelline, dal canto loro, seguono le gesta del padre anche nella sua esperienza all’AlbinoLeffe e sono una gradita e costante presenza sulle tribune dell’Atleti Azzurri d’Italia.
INCHIOSTRO SULLA PELLE | Ha cominciato in tenera età, a soli tredici anni ed adesso più di cento opere rivestono il suo corpo. Ha tatuato tutta la parte superiore del corpo, la gamba destra, i piedi ed altre zone più … delicate. Hanno tutti un significato a lui caro, anche quello meno “prevedibile” come il braccio sinistro completamente ricoperto di inchiostro nero. E’ stato fatto infatti per ricoprire dei tatuaggi vecchi, con l’intento di cancellare il passato e ricominciare da zero ed in aggiunta ha una stella di Davide per simboleggiare la pace interiore. Un altro tattoo a cui è affezionato è quello sul costato dove c’è trascritta la poesia “Invictus” creata da Nelson Mandela durante gli anni di prigionia per l’apartheid in Sudafrica.
CARMINE L’ARTISTA | Oltre al calcio ha una passione per la chitarra che ha imparato a suonare da autodidatta. Ha sempre voluto farlo e con il tempo libero a disposizione ha deciso di cimentarsi con buoni risultati. Lo rilassa molto e lo aiuta a scaricare la tensione. Gli piace anche disegnare ed i suoi soggetti preferiti sono i corpi che s’intrecciano in intimità. Li fa sia su tela, che su un album che custodisce nella sua casa di Bergamo.
