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Società

La pulce nell'orecchio

  • Pubblicato in Società

di Cesare Malnati

 

L’1-1 a casa del Treviso – in dieci contro undici nella mezz’ora finale a causa dell’espulsione di un Gabionetta da censurare severamente – ha confermato che l’AlbinoLeffe, pur in emergenza, possiede una solida intelaiatura, superiore alla media. Messa bene in campo e con l’opportuno inserimento di ragazzi freschi (Luoni per Madonna, Ferrari per Ruopolo, Bombardieri per Laner), la squadra d’Armando Madonna ha rischiato il minimo e solo nel finale il Treviso, desideroso di sfruttare la situazione per migliorare la sua difficile classifica gravata da quattro punti di penalizzazione, ha creato due occasioni. Nel complesso, la gara, senza il cartellino rosso, si sarebbe rivelata un’occasione da cogliere, considerato che l’AlbinoLeffe era andata immediatamente in vantaggio e che per circa 30 minuti aveva fatto valere la sua maggior tecnica. Questo è il punto: con un po’ più di malizia, sarebbe stato logico chiudere la partita. Invece una distrazione difensiva ha favorito il pareggio e successivamente, fra un rigore sbagliato dai veneti e l’inferiorità numerica, il computo delle palle-gol farebbe pensare a un risultato favorevole strappato con le unghie. Sotto l’aspetto tattico, il tecnico biancoceleste, schierando gli stessi uomini (meno lo squalificato Gervasoni, surrogato da Serafini) della precedente gara contro l’Ascoli, ha leggermente variato il modulo, adattato da 4-1-4-1 a 4-4-2, con gli esterni Madonna e Laner e Gabionetta seconda punta, libero di svariare a piacere. Restando comunque Caremi a protezione della difesa, posizione che esalta le sue caratteristiche d’interditore, Carobbio e gli altri centrocampisti hanno conservato la prerogativa d’inserirsi da dietro e questa è una prospettiva in grado di regalare soddisfazioni, tenendo ben presente che anche Laner – come dimostra il gol segnato – può rendere molto da incursore. Il dubbio della partita sorge in seguito al comportamento di Gabionetta, al quale forse nuoce di sentirsi dire che è bravo. La sua espulsione è inconcepibile, se si pensa che il bizzoso brasiliano era già stato ammonito e che, poco dopo aver perduto a centrocampo una palla facile, s’è permesso, a gioco in corso, di buttar via la palla perché l’arbitro non gli aveva fischiato fallo. Roba che non s’era mai vista. Gabionetta si ricordi che nemmeno Baggio ha mai fatto cose del genere, sicchè simili alzate d’ingegno tanto meno sono consentite a lui che, fino a prova contraria, è l’ultimo arrivato. Meglio non aspettare la seconda volta: urge correre ai ripari.

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