Contro il Grosseto è andata bene, nel senso che da uno 0-3 già bell’impacchettato ci si è trovati nel giro di pochi minuti con in tasca un 2-2 insperato e, se vogliamo, anche poco meritato. Fino a quel momento, infatti, il Grosseto aveva stradominato e aveva gestito il gioco per un’ora abbondante, contro i dieci minuti scarsi dei nostri. Ma così va il calcio e se questa volta è toccato a noi trarre giovamento dalla imprevedibilità dei rimbalzi del pallone, non è il caso di farsi venire gli scrupoli di coscienza.
Questa botta di culo compensa - forse nemmeno del tutto - le tante altre volte in cui, a fronte di una superiorità evidente, ci si era dovuti accontentare di una pacca sulla spalla e via andare.
A Salerno bisognerà probabilmente fare qualcosa di più per portare a casa un analogo risultato. Come minimo, bisognerà entrare in partita subito ed evitare che gli avversari precostituiscano una rendita sulla quale campare fino in fondo. La Salernitana, a dispetto di una classifica che la vede sola soletta sul fondo, col peggiore attacco e la seconda peggior difesa del campionato (soltanto l’Ascoli ha subito più gol), non è una squadra rassegnata.
Nel recupero di martedì ha battuto a sorpresa l’Empoli e questo risultato ha rimesso in moto il volano della speranza.Per i nostri, dunque, sarà un impegno molto difficile, anche sul piano mentale.
Mondonico abbandonerà l’infruttuoso 5-3-2 di Grosseto, che aveva di fatto azzerato il centrocampo senza peraltro rafforzare la difesa, e ripresenterà il collaudato 4-4-2, che in partenza va sicuramente meglio. Inoltre, recupera Pelizzoli fra i pali e può finalmente schierare, per la prima volta da quando siede in panchina, la coppia Sala-Bergamelli, quella che in partenza sarebbe dovuta essere la titolare del ruolo. Una garanzia in più.