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La pulce nell'orecchio

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Partita da vincere a Busto Arsizio, in base ai valori tecnici in campo. Perduta, invece (1-0 per la Pro Patria). Che è successo? Che L'Albinoleffe non ha colpito quando avrebbe potuto e dovuto. Al 40' l'episodio chiave è stato contrario. I locali, cioè, sono andati in vantaggio, ritrovandosi pure in superiorità numerica (rigore ed espulsione d'Offredi). E buonanotte, nonostante l'offensiva peraltro sterile della ripresa.

Gara accettabile per l'agonismo, bruttarella esteticamente. Più giusto un pareggio. I bustocchi praticamente non hanno mai tirato in porta. La Bluceleste, senza mettere al proprio attivo nitidissime palle-gol, però in due o tre occasioni s'è pur resa pericolosa. Ciò non toglie che la prestazione dell'Albinoleffe vale l'insufficienza.

Il rigore decisivo è responsabilità esclusiva del nuovo acquisto Moi, inadeguato nell'appoggiare di testa ad Offredi per anticipare Serafini. Offredi è intervenuto il più delicatamente possibile senza poter evitare il contatto. Il primo tempo di Moi, autore di un altro paio d'uscite al cardiopalma, va giudicato negativamente ma con comprensione essendo reduce il difensore da un attacco febbrile.

Undici contro undici , la squadra di Pala non aveva giocato male, creando un paio d'opportunità favorite da traversoni di Cortinovis con conclusioni di Momentè. In questa fase della gara, tuttavia, con più convinzione si sarebbe potuto segnare. Sulla fascia destra, perché Salvi s'è proposto così poco? Il "rosso", successivamente, a Offredi è costato la rinuncia a Geroni, che pareva in grado di fornire un apporto positivo. Sicché la consistenza della fase offensiva s'attenuata.

Resta il fatto che l'Albinoleffe in due partite non ha ancora segnato un solo gol. Il problema è doppio e riguarda sia la rifinitura che la realizzazione, ma forse la messa in moto dell'azione, con poche sovrapposizioni laterali, risulta macchinosa, affidata com'è solo alle iniziative di Taugourdeau. Insomma l'impressione che la squadra non abbia le idee chiare condiziona per ora il giudizio.

A conferma, nélla fase finale, è venuta meno, pure l tranquillità. Taugourdeau ha collezionato in pochi minuti due ammonizioni, con quel che è naturalmente seguito. Il bilancio disciplinare registra quattro ammoniti, oltre ai due espulsi, a cui va aggiunta la cacciata dal campo di Corradi nella gara d'esordio a Cremona. Cartellini, per di più, inutili, nella maggioranza dei casi. Bisogna essere più sicuri di sé, avendo ognuno ben presente il proprio compito in campo.

Sabato (ore 17) riabilitazione assolutamente richiedesì. Col Como, impegno complicato. I lariani - un mix di giovani promettenti e di elementi esperti (Ardito, Le Noci) - sono imbattuti. E l'anno scorso all'Atleti Azzurri s'imposero 4-1.

Cesare Malnati

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