aL Giovani – Fabio Grismondi: "Divertimento e gioco: ricetta vincente per migliorare"
- Pubblicato in Società
Sette anni in bluceleste, una grande passione per il calcio e per il suo lavoro: stiamo parlando di Fabio Grismondi, allenatore dei Giovanissimi Regionali, che oggi ci farà conoscere meglio la realtà in cui lavora tutti i giorni.Quali sono le caratteristiche che deve avere un ragazzo per entrare a far parte di un settore giovanile professionistico inerentemente alla fascia d'età da te allenata?
"Per prima cosa credo sia indispensabile la voglia di imparare e mettersi a disposizione per migliorare.
In secondo luogo è importante la capacità di mantenere la qualità alta con l'aumentare del ritmo, poichè il gioco si fa sempre più rapido e fisico.
Infine il giocatore deve prendere decisioni svelte, in autonomia. Quando sono più piccoli vengono aiutati a fare certe giocate in determinate situazioni. A quest'età, invece, devono imparare a scegliere da soli".
Il punto di forza e il punto debole della tua squadra?
"Il nostro punto di forza è il costante miglioramento. Soprattutto in fase di possesso palla stiamo facendo bene.
Mentre l'aspetto negativo è che ci aiutiamo un po' poco tra di noi, parliamo poco l'uno con l'altro. Per questo motivo subiamo troppi gol.
Dobbiamo lavorare su quest'aspetto".
Come viene ripartito il lavoro in una seduta d'allenamento dei Giovanissimi Regionali (tecnica, tattica, preparazione fisica)?
"Per questa fascia d'età cerchiamo di combinare i vari aspetti, senza separarli l'uno con l'altro.
Acquisisce sempre più importanza la parte fisico - atletica: da quest'anno si sviluppa in forma più intensa due volte a settimana con il preparatore".
Quale consiglio daresti ad un bambino che sogna di diventare calciatore?
“Il mio suggerimento è cercare di divertirsi mentre si gioca e non limitarsi alle ore di allenamento sul campo. Giocare e migliorare".
