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aL Giovani – Pier Cossetti: "Coraggio, altruismo e fantasia"

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Il campionato, per gran parte del nostro settore giovanile, è ormai giunto al termine ma gli allenamenti, le amichevoli e i vari tornei proseguono a pieno regime. Oggi abbiamo incontrato una figura storica della nostra Società, un tecnico che da ben quattordici anni veste il bluceleste.
In esclusiva per 
www.albinoleffe.com, abbiamo ai nostri microfoni il formatore dei Pulcini B, Pier Cossetti.

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Quanto è importante il divertimento fra le leve motivazionali di crescita nei bambini della fascia d’età da te allenata?


“Sicuramente il divertimento deve essere la base di tutto. Essendo in un settore giovanile professionistico, dobbiamo essere bravi a coniugare il divertimento con la serietà durante il lavoro. Io ricordo sempre ai miei piccoli che nel giocare bisogna avere coraggio, altruismo e fantasia. Questi aggettivi li ho presi in prestito dalla famosa canzone di Francesco De Gregori intitolata “La leva calcistica della classe ‘68”.

Per crescere, un bambino deve imparare ad essere autonomo. Negli allenamenti in che modo cerchi di responsabilizzare i tuoi giovani calciatori?

"I ragazzi devono imparare ad essere autonomi sia dentro che fuori dal campo: dal preparare la borsa, al gestire gli spogliatoi, fino alla cura del materiale. Sul rettangolo verde, invece, li aiutiamo ad essere indipendenti portandoli a capire quale è la scelta giusta da fare in ogni momento di gioco. Secondo la filosofia sposata dalla nostra Società, il ragazzo deve essere “pensante” in campo, quindi deve scegliere da solo la soluzione migliore al momento giusto".

Quant’è difficile rapportarsi con bambini così piccoli?

Essendo papà di due ragazzi, mi riesce molto semplice. E’ come se fossero tutti miei figli, a differenza di Vittorio (Previtali n.d.r.) che viene visto come una sorta di fratello maggiore. L'esperienza da genitore mi aiuta a capire e gestire al meglio certe situazioni: bisogna saper distinguere il momento in cui serve un richiamo da quello in cui è preferibile una carezza”.

Se dovessi descrivere con un aggettivo la tua squadra quale sceglieresti?

 “Fantastica e, allo stesso tempo, felice”.

Sei soddisfatto del lavoro fatto e dei risultati ottenuti con i tuoi piccoli?

“Assolutamente sì, anche se c’è sempre da migliorare. A loro faccio sempre l’esempio del contadino: i bambini devono capire che quello che si semina, alla fine, si raccoglie. In questa stagione sportiva ci siamo divertiti con serietà e umiltà”.

Grazie Pier, e sempre forza aL!!

“Sempre!”.



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