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Prima Squadra

Lo Sapevi Che... | 3 Curiosità sui prossimi avversari dell'#aL: la Giana Erminio

A due giorni dal match di campionato che vedrà i ragazzi di mister Lopez ospitare la Giana Erminio - venerdì 1 marzo, ore 20.45 -, ecco alcune curiosità sulla società martesana.

1) STORIA: Fondata nel 1909 con la denominazione Unione Sportiva Argentia, ha adottato il corrente appellativo - Associazione Sportiva Giana Erminio - in maniera stabile dal 1947. A oggi è l'unica società professionistica d'Italia a portare come denominazione un antroponimo. Tale denominazione venne adottata per la prima volta nel 1932 in onore di un diciannovenne gorgonzolese - Erminio Giana appunto -, sottotenente del 4° Reggimento del Battaglione alpino "Aosta", caduto sul Monte Zugna (tra le province di Trento e Vicenza) nel 1916, durante la Prima Guerra Mondiale, e insignito della medaglia d'argento al valore militare.
Dopo aver partecipato per oltre un secolo a competizioni dilettantistiche a carattere locale (regionale e provinciale), nel 2014 la Giana Erminio ha disputato per la prima volta un campionato professionistico.

2) LONGEVITÀ SOCIETARIA: Il presidente e proprietario Oreste Bamonte (imprenditore nel ramo caseario) è in carica dal 1985 e risulta pertanto il secondo titolare di un club professionistico in Italia per longevità (preceduto solo da Luigi Fresco, presidente-allenatore della Virtus Verona dal 1982).
Il tecnico Cesare Albè ha invece detenuto il primato di allenatore più longevo sedendo sulla panchina biancoazzurra ininterrottamente dal 1994 al 2018, prima di riassumere la carica di mister della Prima Squadra nel 2019.
Longevi sono anche il responsabile gestionale Angelo Colombo - in carica dal 1999 e precedentemente per tre decenni, prima da giocatore e poi da impiegato del club - e il responsabile del Settore Giovanile, Enrico Albè (fratello minore di Cesare), in carica dal 1997.

3) MASCOTTE: Dalla Stagione 2018/19 la mascotte della squadra è Erminio, un leone antropomorfo vestito con la maglia da gioco biancazzurra. La sua figura è ispirata ai leoni rampanti che campeggiano nello stemma araldico di Gorgonzola, mentre il nome è il medesimo del soldato alla cui memoria la società adotta la propria ragione sociale.

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