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Prima Squadra

Pierluigi Brivio: "AlbinoLeffe opportunità importante per crescere"

Si arricchisce di un altro tassello lo staff tecnico dell'AlbinoLeffe. Da ieri, infatti, Pierluigi Brivio è il nuovo preparatore dei portieri della Prima Squadra. Oggi, invece, è il uso primo giorno a Zanica, speso in gran parte a prendere confidenza con il centro sportivo e le strutture a disposizione. Noi lo abbiamo raggiunto.

Mister, per prima cosa benvenuto.

“Grazie mille”.

altCon quali motivazioni inizia questa sua nuova avventura?

“Arrivo con motivazioni altissime. Ho una gran voglia di fare e di mettere a disposizione dello staff tecnico e del gruppo portieri, non solo della Prima Squadra, la mia esperienza. Quello che mi è stato chiesto è di creare una linea di lavoro che accomuni l'attività di base e la Prima Squadra”.

Com'è nato il contatto con l'AlbinoLeffe?

“Devo ringraziare Giorgio Rocca che ha lavorato qui alcuni anni e conosce l'ambiente. È stato lui a mettermi in contatto con in Direttore Sportivo Valoti”.

Conosce già i ragazzi che dovrà allenare?

“Sì. In questi giorni li sto studiando. Hanno qualità importanti e me li hanno descritti come dei ragazzi con grande voglia di fare, con i loro pregi e i loro difetti. Sono qua per cercare di aiutarli a migliorare a mettere in mostra quelle che sono le loro qualità”.

L'AlbinoLeffe ha una lunga tradizione in fatto di portieri. È un aspetto stimolante per un preparatore?

“Moltissimo. Questo significa che in passato si è lavorato bene. Lavoreremo ancora per dare continuità portando anche qualche mia idea”.

Nel suo curriculum tanti anni di serie A e B da calciatore. Come ci si cala nella realtà della Lega Pro?

“Il passato conta poco: ora il mio lavoro è questo, mi ci voglio dedicare al massimo e migliorarmi per puntare in alto. L'Albinoleffe rappresenta un'opportunità importante per la mia crescita. Il campionato sarà difficile perchè non essendoci il paracadute della Seconda Divisione si deve stare attenti ed evitare situazioni che creino tensioni. Ho visto la struttura, l'organizzazione e chi lavora qui ha grande tranquillità, quindi ci sono tutte le premesse per raggiungere l'obiettivo che è fare bene”.

Cosa ci può dire del suo rapporto con Alessio Pala?

“Ci conosciamo da 20 anni, da quando giocavamo insieme a Palazzolo. Negli anni non ci siamo mai completamente lasciati. C'è una stima reciproca e mi auguro di incentivarla lavorando insieme”.

Un'ultima cosa: che tipo di portieri intende forgiare?

“Mi adatterò alle richieste del mister. Il portiere moderno deve sapere parare, ovviamente, ma non deve essere una figura staccata dalla squadra, deve essere un elemento aggiunto alla difesa, magari non bellissimo ma efficace, come il tedesco Neuer. Soprattutto deve sapere gestire l'area di rigore”.


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